Una civica di centrodestra capace di mettere assieme le anime moderate di uno schieramento estremamente frastagliato. Una formazione tutta nuova, pronta a fare fronte comune con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ex assessore alla Sicurezza della giunta Gobbo, nonché vicesindaco designato se Giacarlo Gentilini nel 2013 avesse superato Giovanni Manildo, è un nome che piace. Anche se lui nicchia: non vuole fare il candidato sindaco a tutti i costi, ma solo con un centrodestra unito e compatto accanto al Carroccio.
Lo ha detto anche la scorsa settimana nel corso di un incontro organizzato nel suo studio trevigiano. Una riunione che ha visto seduti, uno accanto all'altro, vari big interessati alle comunali del 2018. Davanti a De Checchi che spiegava i termini della sua disponibilità, c'erano l'ex assessore alle Attività Produttive Giuseppe Mauro (e pure candidato sindaco nel 2013); l'ex capogruppo del Pdl Enrico Renosto, l'attuale presidente dell'Israa Luigi Caldato, l'ex assessore provinciale Roberto Fava, i consiglieri comunali Alessandro Gnocchi (ex candidato dei Cinque Stelle) e Gianni Gaio della Lista Zanetti, l'ex consigliere Roberto Tonellato e Mirco Visentin, punto di riferimento dell'area cattolica moderata. Tutti, con varie sfumature, sarebbero pronti a sostenere De Checchi e a dare vita a una super-lista che avrebbe, in città, la forza di un partito.
Ma perché tutto questo si realizzi è necessario il parere della Lega. La scelta del candidato sindaco spetta al Carroccio, che proprio in questi giorni inizierà i colloqui con i possibili alleati per proporre il nome prescelto. Il segretario provinciale Dimitri Coin è però stato chiaro: nessuna imposizione, il candidato dovrà essere condiviso da tutti. E tra le opzioni c'è anche quella del capogruppo Mario Conte, spinto dalla segreteria cittadina.
De Checchi rimane in attesa: se non ci sarà accordo sulle proposte leghiste, lui (che comunque alla Lega non è sgradito) sarebbe pronto a fare un passo avanti. Infine sullo sfondo rimane la posizione della Lista Gentilini: difficilmente appoggerà un candidato leghista alla Conte, mentre con De Checchi ci potrebbe stare. Ma, a quel punto, sarebbero un ostacolo i pessimi rapporti con la Lega.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino