IL CENTRO TREVISO «Senza la generosità di Gilberto Benetton e della

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IL CENTROTREVISO «Senza la generosità di Gilberto Benetton e della sua famiglia l'Arep non esisterebbe. Questa perdita ci dà un grandissimo dispiacere. Un pensiero affettuoso a...

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IL CENTRO
TREVISO «Senza la generosità di Gilberto Benetton e della sua famiglia l'Arep non esisterebbe. Questa perdita ci dà un grandissimo dispiacere. Un pensiero affettuoso a Lalla e a Barbara». Così Giorgio Moretto, presidente della struttura che offre cura e sostegno ai disabili e alle loro famiglie commenta la scomparsa di Benetton. Negli anni Settanta a Treviso mancava una struttura che si occupasse dei disabili motori e di quanti avessero problemi cognitivi. Fu la vicenda personale di Benetton con la nascita di Barbara a dare impulso alla fondazione di Arep.

Negli anni Settanta si iniziò a sperimentare l'uso dell'ippoterapia. Poi nel 1987, grazie al sostegno del gruppo Benetton si pose la prima pietra alla città della speranza alle porte di Treviso. L'Associazione Rieducativa Ente Privato nasce per volontà di alcune famiglie sensibili alle necessità di persone diversamente abili ed inizia la sua attività come Centro di Ippoterapia. Negli anni ha consolidato competenze specifiche sia nella gestione di disabilità cognitivo/motorie, relative alle gravi disabilità congenite e acquisite, sia nella gestione delle disabilità più semplici, prevalentemente di tipo ortopedico, creando setting operativi specifici affidandosi ad operatori del settore altamente qualificati. «Una persona molto equilibrata, seria e determinata come deve essere un imprenditore-conclude Moretto- La città perde un uomo generoso. Gli dobbiamo una grande riconoscenza. E nel suo nome dobbiamo cercare di portare avanti con determinazione i suoi progetti».

Barbara, Lalla e Gilberto erano in prima fila in luglio al funerale di Carlo. Già in quell'occasione il manager era apparso smunto e visibilmente dimagrito. Portava occhiali scuri, ma cercò di dominare la fatica fisica e il dolore. Voleva ancora essere un sostegno, un riferimento per i fratelli, i nipoti e i dipendenti. Anche la grande riservatezza sul male è spiegata con questo intento. Non dare scossoni all'azienda, conservare equilibrio e fiducia. Un caro ricordo del Benetton privato arriva da Letizia Ortica, tra i soci fondatori di Arep. «Ha saputo coniugare l' impegno con la solidarietà trasformando la disabilità della figlia Barbara in opportunità per lei e per il territorio con la fondazione della struttura di cui sono orgogliosa di essere stata tra i soci» sottolinea Ortica. «Gilberto era un uomo che conoscevano il valore dell'amicizia e che apprezzava la competenza delle persone, fossero amici professionisti e collaboratori. Pur avendo raggiunto una posizione di livello internazionale in campo economico Gilberto è sempre rimasto il marito il padre, l'amico e il trevigiano che abbiamo conosciuto». (ef)
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Il Gazzettino