IL CASO UDINE Un parcheggio per i camper dei familiari dei malati e dei pazienti

IL CASO UDINE Un parcheggio per i camper dei familiari dei malati e dei pazienti
IL CASOUDINE Un parcheggio per i camper dei familiari dei malati e dei pazienti che hanno bisogno di cure prolungate, nell'area del comprensorio ospedaliero di Udine in modo da...

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IL CASO
UDINE Un parcheggio per i camper dei familiari dei malati e dei pazienti che hanno bisogno di cure prolungate, nell'area del comprensorio ospedaliero di Udine in modo da ridurre l'impatto sul portafoglio. La richiesta, già avanzata a suo tempo dal Campeggio club del capoluogo friulano (rimasto orfano non senza polemiche dell'area di sosta gratuita di via Chiusaforte), con il sostegno di Federcampeggiatori Fvg, dopo la prima apertura registrata già la scorsa estate (quando l'azienda si era detta disponibile a valutare l'istanza), ora incassa un primo impegno ben più circostanziato, una concreta ipotesi allo studio. Il modello da seguire, per il sodalizio, è quello dei posti dedicati realizzati al Cro di Aviano.

La proposta dei camperisti, portata avanti dal presidente del Campeggio club Udine Gianantonio Palezza (anche vicepresidente di Federcampeggiatori regionale) e dal delegato Marco Valentini (che non ha mai fatto mistero delle sue velleità politiche) ha trovato sponda nel consigliere regionale Roberto Novelli che, in una lettera, inviata a tutte le Aziende sanitarie della regione, ha segnalato l'esigenza, sempre più sentita da molte famiglie. E la risposta dell'Azienda di Udine (ma pure di quella di Trieste, vedi altro articolo), non si è fatta attendere, come rilevato da Palezza e Valentini. Il direttore generale dell'Asuiud Mauro Delendi, nel ricordare che «il problema dei parcheggi all'interno del comprensorio ospedaliero è ben noto ed è all'attenzione di questa direzione, sia per le esigenze del personale dipendente sia per gli ospiti, tenuto anche conto dell'impatto sul contesto urbano circostante provocato dai rilevanti flussi veicolari generati direttamente e indirettamente dalle attività ospedaliere», nella sua risposta ha sottolineato come «per questo motivo è stata programmata la realizzazione di parcheggi a raso interni al comprensorio, che ha visto il recente completamento di un primo lotto di circa 150 stalli in prossimità dell'ingresso di via Pieri». «Nel prosieguo del piano di adeguamento agli standard della superficie interna al adibita a parcheggio - scrive Delendi - è stata presa in considerazione» l'ipotesi di piazzole per i camper «nell'area precedentemente occupata dalla centrale operativa 118, in quanto già servita da alcune infrastrutture necessarie per le aree di sosta attrezzata, delle quali sarebbe molto complesso e costoso dotare le altre superficie individuate con destinazione parcheggio a raso. A seguito delle necessarie verifiche di fattibilità si procederà al dimensionamento possibile di questo servizio, tenuto comunque conto della forte pressione veicolare interna al comprensorio».

Soddisfatto Palezza: «La risposta di Delendi ci fa ben sperare per la nostra proposta, sottoposta a tutte le Aziende sanitarie della regione e in particolar modo a quella di Udine, che prevede che all'interno della struttura vengano realizzati parcheggi riservati ai camper, per i familiari che devono assistere gli ammalati, sul modello delle case famiglia. Sarebbe un aiuto alla popolazione che ha questo tipo di esigenza. Riceviamo tante richieste in tal senso», spiega il presidente del club udinese, che conta «un centinaio di soci, «ma Federcampeggiatori in regione ha 500 iscritti, in tutte le province». «La disponibilità a valutare questa ipotesi per l'area già in uso ai mezzi del 118, mi sembra una buonissima disponibilità da parte dell'Azienda udinese - sottolinea Valentini -. Ora confidiamo di avere un riscontro da tutte le Aziende, essendo una proposta economicamente affrontabilissima, anche alternativa alle casette per i familiari. Sarà nostro impegno fornire collaborazioni e consigli tecnico-pratici a titolo assolutamente gratuito per ottimizzare il servizio». Non manca la stoccata polemica su via Chiusaforte, dopo la (contestata) scelta del Comune di trasformare quei posteggi (oltre 300) in un'area a pagamento. Per Valentini «il Comune ha praticamente annullato l'unica area attrezzata per i camper». Diversa la posizione dell'assessore Pizza, che, in passato ha ribadito che nell'area ci sono due punti camper service e che questi mezzi per la sosta possono usare gli stalli blu come gli altri veicoli. Ma Palezza non concorda: «L'area di via Chiusaforte non va bene perché non è adeguata alla sosta dei camper».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino