IL CASO TREVISO Iniziano all'alba, quando cominciano ad arrivare le auto per

IL CASO TREVISO Iniziano all'alba, quando cominciano ad arrivare le auto per
IL CASOTREVISO Iniziano all'alba, quando cominciano ad arrivare le auto per le prime visite. A mezzogiorno vanno in pausa pranzo. E poi riprendono per qualche altra ora nel primo...

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IL CASO
TREVISO Iniziano all'alba, quando cominciano ad arrivare le auto per le prime visite. A mezzogiorno vanno in pausa pranzo. E poi riprendono per qualche altra ora nel primo pomeriggio. Come se fosse un lavoro vero e proprio. Loro sono i parcheggiatori abusivi che stazionano ormai regolarmente nelle aree di sosta dell'ospedale di Treviso: immigrati, profughi e richiedenti asilo che provano a racimolare qualche euro aiutando chi deve accedere al Ca' Foncello a trovare un posto per l'auto, impresa che nel corso della mattina è a dir poco ardua.

GIRO DI VITE
Ma la loro presenza non piace per nulla all'Usl della Marca, che è pronta ad affrontare il nodo con Ca' Sugana e a mobilitare le forze dell'ordine. A cominciare dalla Polizia locale. I parcheggiatori abusivi operano soprattutto nei piazzali tra via dell'ospedale e via polveriera, i due parcheggi di proprietà comunale che si trovano davanti alle sedi dell'Avis e della Lilt, nella zona della vecchia entrata dell'ospedale, poco distanti dall'obitorio. Nei due piazzali di proprietà dell'Usl della Marca, invece, quelli dalla parte opposta, verso la tangenziale, lungo via cittadella della salute, dove si affaccia anche la sede dell'Ordine dei medici di Treviso, non si vedono quasi mai. Probabilmente anche perché qui gli stalli sono molto più ordinati. Mentre nel caos dei parcheggi comunali possono inserirsi agilmente dando realmente una mano a chi cerca parcheggio. Ovviamente non ci sono tariffe. I parcheggiatori abusivi tengono sotto controllo i posti, si piazzano in quelli che via via si liberano e poi li indicano agli automobilisti in arrivo chiedendo un obolo volontario per il servizio dato.
LA DECISIONE

Ma l'Usl ha già ricevuto diverse lamentele da parte dei pazienti. E adesso ha tutta l'intenzione di provare a mettere un freno a questa attività. Se non altro per evitare che prenda troppo piede. Il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale, Francesco Benazzi, ha già chiesto ai gruppi di carabinieri in congedo che pattugliano le aree interne dell'ospedale di fare dei passaggi periodici anche nei parcheggi. «Da parte nostra, facciamo il possibile per garantire la sicurezza e la legalità attraverso i carabinieri in congedo sottolinea ma i parcheggiatori si muovono soprattutto nei piazzali di proprietà del Comune. Di conseguenza, dovremo segnalare quello che succede alle forze dell'ordine chiedendo un loro intervento».
M.F.
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Il Gazzettino