IL CASO SANTA MARIA DI SALA Solo 4 iscritti: salta la prima elementare, scuola

IL CASO SANTA MARIA DI SALA Solo 4 iscritti: salta la prima elementare, scuola
IL CASOSANTA MARIA DI SALA Solo 4 iscritti: salta la prima elementare, scuola appesa a un filo a Sant'Angelo di Sala. La Pascoli è ridotta ai minimi termini e il futuro è un...

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IL CASO
SANTA MARIA DI SALA Solo 4 iscritti: salta la prima elementare, scuola appesa a un filo a Sant'Angelo di Sala. La Pascoli è ridotta ai minimi termini e il futuro è un grande punto di domanda, anche se Comune e istituto comprensivo non si danno per vinti.

Il sindaco Nicola Fragomeni (in foto) assicura: «Tutti gli sforzi sono orientati verso quel plesso: resterà aperto».
Per ora però a parlare, impietosi, sono i numeri. A fronte di 15 bambini in età scolare residenti e di 8 in uscita dalla scuola dell'infanzia Talamini, solo 4 hanno scelto per il prossimo anno scolastico di frequentare la primaria in paese. Impossibile formare una classe. Eppure per evitare di bucare la prima, l'istituto comprensivo aveva proposto un pacchetto senza eguali nelle altre scuole e non senza sforzi: possibilità del tempo pieno, trasporto scolastico (oggi attivato solo per le medie), potenziamento linguistico, addirittura laboratori e servizi di doposcuola oltre a una mensa interna, unico caso nel territorio.
Ma non è bastato ad attrarre alunni. La Pascoli è in bilico e già nell'anno in corso le classi sono ridotte a tre: una quinta, una quarta e la fusione di una prima con la seconda, roba da aree montane isolate. Campanelli d'allarme però ne erano suonati già in passato e adesso il Comune si interroga. La tendenza, va detto, è generale: difficoltà si sono avute in molti plessi, anche fuori comune, dove a soffrire sono soprattutto le piccole scuole di frazione.
Nel Salese comincia a farsi sentire la fine del boom demografico dei primi Duemila e la tendenza alla denatalità, ma forse c'è di più: i residenti erano aumentati sì, ma di fatto lavoro e famiglie di provenienza (gli insostituibili nonni, ad esempio) sono rimasti fuori paese e attorno a queste due realtà gravita la vita di molte famiglie. A Sant'Angelo i residenti sono preoccupati: «Forse si poteva fare di più per promuoversi all'esterno: le altre scuole facevano gli open day a dicembre, qui si è aspettato gennaio e nel frattempo molti hanno scelto. Adesso che ne sarà della scuola e del paese?».
Qualcuno ventila la possibilità di unificare i plessi di Sant'Angelo e Stigliano. Fragomeni però vuole tentare l'impossibile, conscio che chiudere la scuola equivale a una condanna per il paese. Tra progetti di sezioni inclusive per alunni svantaggiati di tutto il territorio e un polo dell'infanzia con servizi di sostegno alle famiglie, il sindaco rassicura: «Faremo di tutto per rilanciare la Pascoli e renderla di nuovo attrattiva. Al di là che è una delle scuole dove è stato investito di più in edilizia, è il plesso dove daremo più qualità: le famiglie che la sceglieranno ancora troveranno servizi che altrove non ci sono».

Filippo De Gaspari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino