IL CASO SAN VENDEMIANO Gelateria chiusa. Anzi no. Riaperta. Forse. Fuori legge

IL CASO SAN VENDEMIANO Gelateria chiusa. Anzi no. Riaperta. Forse. Fuori legge
IL CASO SAN VENDEMIANO Gelateria chiusa. Anzi no. Riaperta. Forse. Fuori legge alle 16 di ieri, ma tutto ok da stamattina alle 9. Una delle migliori gelaterie della provincia,...

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IL CASO
SAN VENDEMIANO Gelateria chiusa. Anzi no. Riaperta. Forse. Fuori legge alle 16 di ieri, ma tutto ok da stamattina alle 9. Una delle migliori gelaterie della provincia, Fresca Idea, al centro di un caso di ordinaria distonia in epoca Covid-19. Nel guazzabuglio di chiarimenti e interpretazioni, nel limbo giuridico che oppone le ordinanze emanate dal Governo e quelle promulgate dalla Regione questa volta è rimasta invischiata Fresca Idea di San Vendemiano, una delle migliori gelaterie della provincia.

IL BLITZ
Lunedì pomeriggio arriva la polizia locale da Carlo Dal Pos. I vigili gli intimano la chiusura in ottemperanza al Decreto Conte del 26 aprile che prevede per gelaterie ed altre categorie l'impossibilità del take away ma solo la consegna a domicilio. «Ho chiuso il negozio, e mi è stato detto che potrò riaprire il 4 maggio». Dal Pos non vendeva gelato in cono o coppetta, ma solo vaschette su prenotazione. «Ho chiuso, salvo scoprire che a Conegliano e Santa Lucia tutte le gelaterie erano aperte». Ritenendo di essere vittima di un paradosso, scrive al Presidente della Regione. «La App noi l'abbiamo dal 2017. Quindi non so di cosa parliamo. Quando ci hanno intimato di chiudere stavamo consegnando una vaschetta. Ma ci hanno lasciato il Decreto del Governo. E il Decreto parla chiaro. Per noi solo consegna a domicilio».
CONFUSIONE

Nel frattempo è in itinere un'ordinanza regionale che invece specifica, come logica conseguenza delle aperture effettuate venerdì, che fioristi, gelatai e negozi di abbigliamento per bambini al mercato, possano aprire con le modalità già stabilite. Nel caso di gelatai e fioristi prenotazione su app o per telefono e ritiro in loco per evitare assembramenti. Tutto chiaro? Forse no. Perchè in caso di ulteriore controllo, le forze dell'ordine potrebbero sempre riservarsi di far valere il Decreto Conte, chiedendo la chiusura del locale. «In effetti le cose stanno proprio così- conferma il sindaco Guido Dussin- ieri pomeriggio gli uffici hanno ritenuto di far rispettare le regole nell'interpretazione restrittiva del DPCM del 26 aprile. Nel frattempo però la Regione stava emanando il proprio decreto». (el.fi)
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Il Gazzettino