IL CASO PORDENONE L'allarme arriva dalla voce più autorevole dell'Ordine

IL CASO PORDENONE L'allarme arriva dalla voce più autorevole dell'Ordine
IL CASOPORDENONE L'allarme arriva dalla voce più autorevole dell'Ordine professionale, ed è destinato a produrre sviluppi, sia sul piano lavorativo che dal punto di vista...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CASO
PORDENONE L'allarme arriva dalla voce più autorevole dell'Ordine professionale, ed è destinato a produrre sviluppi, sia sul piano lavorativo che dal punto di vista strettamente normativo: «Mi giunge voce che qualche infermiere sospeso stia continuando ad operare abusivamente malgrado la sospensione, volevo ricordare a questi che sarà mia cura, appena mi arriverà una segnalazione formale, avvisare i carabinieri del Nas e allo stesso tempo attivare la commissione di disciplina dell'Ordine che potrebbe anche prevedere la radiazione dall'albo e la fine della loro professione». Lo afferma Luciano Clarizia, presidente dell'Ordine degli infermieri.

IL TIMORE
Infermieri che nonostante la sospensione già decretata e causata dalla mancata vaccinazione starebbero ancora lavorando e prestando quindi assistenza. È questa l'accusa dell'Ordine. «E le voci arrivano anche dall'Azienda sanitaria», precisa Clarizia. Sarebbe un fatto estremamente grave. «Ora sto solamente attendendo una segnalazione ufficiale», ha aggiunto il presidente dell'Opi regionale e provinciale. Ma il sasso è stato lanciato e l'affermazione di Clarizia è destinata a sollevare un polverone in breve tempo.
LA POLEMICA
C'è però anche spazio per una guerra tra ordini professionali, con protagonisti ancora una volta gli infermieri. «L'attendismo di alcuni Ordini professionali che da tempo hanno ricevuto i nominativi, dal Dipartimento di prevenzione, di loro iscritti che risultano ad oggi privi della copertura vaccinale e non hanno ancora provveduto, come chiaramente la legge prevede, a sospenderli è mortificante per la professione e pericoloso per gli assistiti che ogni giorno si rivolgono a loro per essere curati - tuona Clarizia -. Al contrario dell'Ordine infermieri di Pordenone che, mi onoro di rappresentare ed immediatamente ha provveduto a prendere atto dei non vaccinati tra i suoi iscritti e sospenderli immediatamente dalla professione, qualcun altro, purtroppo, ancora tentenna ed attende non si sa ancora bene che cosa per agire. Voglio ricordare che la legge è uguale per tutti. Sono partite anche le prime sospensioni anche per gli Oss da parte dei datori di lavoro, visto che non hanno un ordine professionale ed anche qui la Destra Tagliamento ha fatto da apripista e dimostrato tutta la sua serietà ed attenzione ai diritti dei cittadini».
LA REPLICA

Immediata la replica di Guido Lucchini, presidente dell'Ordine dei medici di Pordenone. «Non siamo attendisti, preferiamo convocare il consiglio e far partire le sospensioni con in mano tutti i nominativi dei medici non vaccinati. La prudenza è d'obbligo: non vogliamo fare come certi Ordini, che hanno sospeso lavoratori per poi riammetterli capendo di aver sbagliato. Dobbiamo fare le cose giuste, per non incorrere in errori che poi si rivelano squalificanti». Non un bel clima.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino