IL CASO PADOVA Una relazione con la sua vicina di casa, una donna romena di 45

IL CASO PADOVA Una relazione con la sua vicina di casa, una donna romena di 45
IL CASOPADOVA Una relazione con la sua vicina di casa, una donna romena di 45 anni, gli è costata una denuncia per atti persecutori. Dopo mesi di indagini da parte da parte degli...

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IL CASO
PADOVA Una relazione con la sua vicina di casa, una donna romena di 45 anni, gli è costata una denuncia per atti persecutori. Dopo mesi di indagini da parte da parte degli agenti dell'anticrimine, l'incubo per un dipendente amministrativo di 50 anni dell'Università di Padova è finito: il provvedimento è stato archiviato. Ma lui, diffamato nell'onore vuole giustizia. Vuole fare sapere a tutti che non è uno stalker e, difeso dall'avvocato Fabio Targa, ha presentato ricorso al Tar contro il Ministero dell'Interno e la sua ex fiamma.

I FATTI
A partire dal 2014 i due hanno intrecciato una relazione sentimentale. Lei lo avrebbe avvicinato per avere informazioni sulla sua laurea, conseguita proprio all'Università di Padova. Durante la frequentazione la donna, in più occasioni, ha chiesto del denaro al suo amante perchè si trovava in difficoltà economiche. Nulla di strano, fino alla fine del 2016 quando il 50enne non le ha più versato un soldo. E allora l'avvenente donna dell'Est, si è infuriata. E con l'obiettivo di vendicarsi, si è recata dai carabinieri a denunciare l'uomo che fino a pochi giorni prima amava.
«Il mio vicino di casa mi perseguita, io con lui non ho mai avuto alcuna relazione sentimentale solo un'amicizia: nulla di più. Ma il suo atteggiamento mi sta guastando la mia tranquillità fisica e psicologica». E i militari hanno aperto un fascicolo per atti persecutori, poi passato in Questura alla sezione anticrimine.
LE INDAGINI

Gli agenti hanno raccolto una serie di testimonianze di altri vicini di casa del dipendente dell'Università, ed è emerso come l'uomo avesse veramente avuto una relazione sentimentale con la donna romena. Tutti nel piccolo rione sapevano di quella coppia. Inoltre gli inquirenti hanno effettuato un controllo sui telefoni cellulari dei due ex amanti, e dalle centinaia di messaggini analizzati è stato altrettanto chiaro come i due fossero una coppia. Gli investigatori, a marzo dell'anno scorso, hanno deciso di archiviare il caso. Motivo, ormai da molto tempo il 50enne non aveva più importunato in nessun modo la sua ex fiamma. Una motivazione per nulla gradita al dipendente dell'Ateneo, caparbio nel volere dimostrare la sua innocenza e soprattutto di non essere uno stalker agli occhi dei suoi vicini di casa. E così si è affidato a un legale per ottenere dal Tar l'annullamento dell'atto di indagine da parte del Ministero dell'Interno e un risarcimento danni dalla sua ex fiamma di diecimila euro.
Marco Aldighieri
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Il Gazzettino