IL CASO BELLUNO L'affitto estivo della seggiovia sul Nevegàl è appeso

IL CASO BELLUNO L'affitto estivo della seggiovia sul Nevegàl è appeso
IL CASOBELLUNO L'affitto estivo della seggiovia sul Nevegàl è appeso a un filo. Tutto dipenderà dall'assemblea dell'Alpe del Nevegàl che si terrà ai primi di luglio. La...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CASO
BELLUNO L'affitto estivo della seggiovia sul Nevegàl è appeso a un filo. Tutto dipenderà dall'assemblea dell'Alpe del Nevegàl che si terrà ai primi di luglio. La maggioranza dei 22 soci potrebbe scegliere di non affittare, trattandosi solo del mese di agosto. Ieri, sul piazzale del Colle, operatori ed associazioni hanno incontrato il personale dell'infopoint, aperto due giovedì fa, per condividere insieme all'assessore al Turismo, Yuki d'Emilia le azioni da mettere in campo per quest'estate. Lionello Gorza, presidente del Consorzio turistico Dolomiti Prealpi, ha ribadito di aver fatto una buona esperienza lo scorso anno, ma oggi «insieme al Comune di Belluno, ci sentiamo più strutturati». Che ne sarà dei due tronconi della Coca, si chiedevano gli operatori ieri? A sollevare la questione ci ha pensato Alessandro Molin, direttore della Scuola di sci Nevegàl, che approfittando della presenza dell'assessore le ha domandato se la seggiovia aprirà, lamentando l'oggettiva fatica a programmare non solo l'estate, ma anche la prossima stagione invernale.

IL COMUNE
La risposta è stata interlocutoria: la d'Emilia ha ricordato ai presenti di essere da poco una politica, aggiungendo: «Spero si riesca fare nel lungo periodo, non ho una data precisa, spero sia presto». Come è noto, nell'ultimo consiglio comunale, il sindaco Jacopo Massaro ha proposto un emendamento al regolamento della Bellunum, scritto di suo pugno e proposto ai consiglieri. In poche righe, si modifica lo statuto della partecipata che gestisce la partita dei rifiuti e le scale mobili di Lambioi. Bellunum potrà, secondo gli intenti della maggioranza, gestire gli impianti di risalita (le due seggiovie) per l'estate 2020. La scelta della Bellunm, anziché della Sportivamente Belluno (che gestisce gli impianti sportivi) è presto spiegata: poiché si occupa di un impianto a fune (le scale di Lambioi), potrebbe gestire anche le seggiovie.
LE MODALITÀ
Restano da capire la modalità operative. In un primo momento, infatti, sembrava che l'amministrazione avesse «fatto i conti senza l'oste». La srl, presieduta da Maurizio Curti, ha letto sui giornali la cronaca del Consiglio senza essere stata prima interpellata. «Ci è arrivata una richiesta dal Comune ricorda il presidente dell'Alpe del Nevegàl solo il giorno dopo il Consiglio. Ad ogni modo abbiamo inviato a Palazzo Rosso una lista di cose da fare di natura giuridica. Aprire una seggiovia è una cosa seria, ne va di mezzo l'aspetto della sicurezza e quello della fiscalità. Noi come Consiglio di amministrazione non possiamo decidere nulla in merito all'affitto. Sarà l'assemblea dei soci a farlo».
GLI SVILUPPI

L'assemblea si terrà nei primi giorni di luglio. «Come società siamo sereni prosegue Curti -, abbiamo messo le nostre carte sul tavolo. C'è stato un piccolo scambio telefonico tra il direttore dell'Alpe, Piero Casagrande, e l'amministratore di Bellunum, Davide Lucicesare, stiamo aspettando l'incontro con l'amministrazione da due settimane». Tutto, insomma, è in mano ai soci dell'Alpe, che avrebbero preferito che il Comune avesse acquisito gli impianti a fune del comprensorio già da mesi. Ma l'hanno fatta da padrone prima il Covid-19, poi le lungaggini burocratiche legate alla scelta di della società bolognese, che sta facendo da supporto tecnico agli uffici, per stilare il piano di sostenibilità economica e finanziaria per la gestione degli impianti.
Federica Fant
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino