IMMIGRATIPORDENONE Sulla presenza degli stranieri e sui lori diritti ha una opinione diversa da quella espressa dalla Lega Nord il cardinale Bassetti, presidente della Cei, nei...
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PORDENONE Sulla presenza degli stranieri e sui lori diritti ha una opinione diversa da quella espressa dalla Lega Nord il cardinale Bassetti, presidente della Cei, nei giorni scorsi a Pordenone. «Un male profondo sembra esser sorto all'interno della società come della Chiesa: un senso di smarrimento ci assale ogni giorno dinanzi ai drammi della violenza, della droga, del gioco d'azzardo, dell'immoralità e dell'arroganza diffusa, del disprezzo della vita e della dignità delle persone». Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, nell'omelia della messa che ha presieduto, a Concordia Sagittaria nella cattedrale di Santo Stefano (diocesi di Concordia - Pordenone), in occasione della festa del patrono. Bassetti proprio l'altro giorno era stato a Pordenone e aveva visitato i migranti che alloggiano alla Madonna Pellegrina.
SOLIDARIETÁ
Il cardinale - riferisce il Sir - ha indicato che «la solidarietà e la pietà, che erano il collante delle nostre comunità, sembrano essere svanite, nella notte nera dei rigurgiti egoisti», mentre «la partecipazione ai sacramenti e alla vita di Chiesa, fervente e generosa fino a qualche decennio fa, si sta affievolendo ovunque, e la precarietà economica di tante famiglie e di tanti giovani e anziani non favorisce quella attenzione generosa alla comunità». Quindi, il compito indicato ai sacerdoti dal presidente della Cei è quello di «seminare speranza tra i solchi di una terra forse a tratti arida, ma pronta a rivelarsi rigogliosa e fertile se irrorata dall'amore di Cristo».
L'esempio è quello di Santo Stefano e dei santi martiri concordiesi: «Torniamo a testimoniare con coraggio il messaggio salvifico del Vangelo, capace, oggi come allora, di cambiare il male in bene».
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Il Gazzettino