Il cantiere della rottamazione delle cartelle di Equitalia è ancora aperto. Anzi, molti dei tasselli del provvedimento non sono ancora andati al loro posto. Ci vorrà ancora...
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Un altro punto aperto riguarda le tasse e i contributi che avranno accesso alla sanatoria. Per il momento sono inclusi tutti i tributi statali, i contributi agli enti di previdenza come l'Inps, e le assicurazioni obbligatorie sul lavoro versate all'Inail. Si tratterebbe in buona sostanza della gran parte dei 51 miliardi di ruoli «rottamabili» che sono nel magazzino di Equitalia. Il 30,7% di questi, infatti, fa capo all'Agenzia delle Entrate, il 10,7% all'Inps e l'1,1% all'Inail, mentre la quota degli enti locali è del 5,1%. La discussione è se la rottamazione possa essere estesa anche alle multe e ai tributi di Comuni e Regioni. Dovrebbe poi essere inserita una norma «anti furbetti». Siccome alla sanatoria potrà accedere anche chi ha già una rateizzazione in corso delle cartelle, la rottamazione non sarà possibile se non saranno state versate le rate scadute tra il primo ottobre e il 31 dicembre di quest'anno. Un modo per evitare che con l'arrivo della rottamazione qualcuno sia tentato di smettere di pagare i debiti con Equitalia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino