Facciamo che in estate, con il proseguimento del campionato post lockdown, abbiamo scherzato: era un brutto sogno. Oggi ci svegliamo dall'incubo, riparte la serie A, dall'inizio....
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Il calcio anche oggi, come due mesi fa, prova (continua) a combattere, tra costosi protocolli di sicurezza, quarantene, isolamenti domiciliari di calciatori positivi e asintomatici, ma dentro tutto resta uguale, con i soliti temi calcistici anche interessanti, perché tutto il baraccone, giustamente, cerca di darsi un'aria di normalità: vedremo infatti lo spezzatino di partite (oggi due, Fiorentina-Torino e Verona-Roma), ascolteremo le urla dei vari telecronisti rimbombare negli stadi vuoti (eh sì, per ora è così, non per molto, dicono), applaudiremo e ci emozioneremo per un bel gol. Guarderemo i nostri giovani, sentiremo la mancanza di chi in campo non può andarci, per infortunio (Zaniolo) o per scelte personali (Allegri).
Ci arrabbieremo per un Var non controllato a dovere, per un mani equivoco, per protocolli (qui il termine è meno angosciante rispetto a quando si accosta a sanitari) arbitrali non rispettati o male interpretati. Proviamo a raccontarlo, dalla A alla Z. E da oggi cerchiamo di godercelo. E sarà tutto bellissimo. Forse.
Alessandro Angeloni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino