Il calvario del signor nessuno

Il calvario del signor nessuno
«Per avere una residenza è indispensabile indicare l'indirizzo dell'abitazione in cui si abita, nel territorio comunale». Il sindaco Cristina Andretta...

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«Per avere una residenza è indispensabile indicare l'indirizzo dell'abitazione in cui si abita, nel territorio comunale». Il sindaco Cristina Andretta si trova con le mani legate di fronte al caso di Franco Pagnan, 52 anni, costretto a vivere per strada dopo aver lasciato il bed and breakfast di Vedelago, dov'era rimasto alloggiato per due mesi. In cerca di lavoro. Non trovandolo, e non potendo pagare l'affitto di una stanza, Pagnan non può avere un medico di base. «È il cane che si morde la coda», spiega il 52enne. «Dopo un'incidente stradale, soffro di una forma di ipotiroidismo, per me avere la possibilità di essere seguito da un medico è importante - precisa Pagnan-. Ho sempre girato per lavoro sulle navi da crociera, ma ho fatto anche il bracciante agricolo, il falegname e il tecnico manutentore. La mia ultima residenza era a Rimini, ma li non ci sono più possibilità. Il paese della mia famiglia d'origine è Barcon di Vedelago, così sono tornato qui». Poi ha bussato alla porta dei Servizi Sociali. «Mi hanno detto che non mi potevano aiutare nell'accedere al medico di base, così sono andato via». Pagnan si è quindi spostato per un po' a Riese, e ora è finito a dormire sotto una piccola tenda lungo il Brenta.

Il sindaco Andretta chiarisce la situazione: «La legge prevede che si possa avere accesso ai Servizi Sociali rivolgendosi all'ultimo Comune di residenza, ma il signor Pagnan non è residente a Vedelago». La sua ultima residenza era a Rimini: «Sono stato cancellato dall'anagrafe dopo 12 mesi di assenza, invece di pesare sui Servizi Sociali avevo scelto di spostarmi, per cercare lavoro, ma questa scelta mi si è ritorta contro. Ora sono come un fantasma per la burocrazia. La mia speranza è di trovare un'occupazione di qualsiasi tipo, l'ideale sarebbe nel trevigiano, dove c'è un'amica che può darmi almeno un supporto morale. Per il resto sono solo». E sdembra che già qualche telefonata sia arrivata. Il vice sindaco Marco Perin ci tiene a precisarlo: «Tutti hanno accesso alle cure sanitarie, se si sta male, in ospedale si viene accolti. Speriamo ora tutti, amministrazione compresa, che il signor Pagnan trovi un lavoro, e quindi una residenza nel nostro territorio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino