Il calendario in alto mare mercoledì vertice al Coni

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LA SITUAZIONEMILANO Non si sono ancora spente le polemiche (e continueranno nelle prossime ore) per i rinvii delle cinque partite di sabato e di ieri, che già bisogna affrontare...

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LA SITUAZIONE
MILANO Non si sono ancora spente le polemiche (e continueranno nelle prossime ore) per i rinvii delle cinque partite di sabato e di ieri, che già bisogna affrontare un'altra bufera. Quella legata alle gare a rischio del prossimo weekend. Tutta l'Italia del calcio si sta chiedendo come si comporterà la Lega serie A con le partite della giornata numero 27 del nostro campionato. I tifosi avranno la risposta mercoledì, quando nella sede del Coni a Roma ci sarà l'assemblea della Confindustria del pallone, una delle più calde degli ultimi tempi (e non per i diritti televisivi, già questa è una notizia). Ma andiamo con ordine. Il governo ha prorogato il decreto per l'emergenza sul Coronavirus - per quanto riguarda Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le tre regioni italiane più colpite - fino a domenica 8 marzo. Così si sono materializzate le preoccupazioni di Beppe Marotta: «A questo punto il criterio adottato questa settimana, va adottato anche la prossima», aveva detto l'amministratore delegato dell'Inter ipotizzando la non praticabilità delle porte chiuse. Così calendario alla mano tornano a essere a rischio cinque partite della prossimo turno di campionato. Si tratta di Atalanta-Lazio (7 marzo, ore 18); Spal-Cagliari (7 marzo, 20.45); Verona-Napoli (8 marzo, ore 15); Inter-Sassuolo (8 marzo, ore 15) e Bologna-Juventus (8 marzo, ore 18). Tra l'altro, il match tra bergamaschi e biancocelesti potrebbe essere anticipata - se si giocherà - a venerdì 6 per via dell'impegno di Champions della Dea di martedì 10 marzo valido per il ritorno degli ottavi. Richiesta che arriva dall'Atalanta come da regolamento.

PROBLEMA SPETTATORI
Ci si chiede anche quale sarà il destino dei tifosi dei club che arrivano dalle zone più colpite. Potranno seguire in trasferta la propria squadra? Non si sa ancora. Il dubbio riguarda i sostenitori del Parma (impegnato in Liguria contro il Genoa), del Brescia (in Toscana contro la Fiorentina) e del Milan, attesi lunedì 9 in Puglia per la gara in casa del Lecce (il decreto è prorogato fino a domenica 8 appunto). Tra l'altro, proprio tirando in ballo la squadra di Fabio Liverani, ieri la partita persa 2-7 contro l'Atalanta di Gian Piero Gasperini si è giocata a porte aperte, ma per i tifosi arrivati da Bergamo è stato predisposto un controllo speciale. Al loro arrivo nella zona di prefiltraggi prima dell'accesso ai tornelli del settore ospiti, per intercettare eventuali persone con sintomi riconducibili al Coronavirus, sono stati controllati con il termoscanner.

Salvatore Riggio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino