Il Ca' Foncello avrà il centro provinciale per i traumi più pesanti e

Il Ca' Foncello avrà il centro provinciale per i traumi più pesanti e
Il Ca' Foncello avrà il centro provinciale per i traumi più pesanti...

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Il Ca' Foncello avrà il centro provinciale per i traumi più pesanti e le lesioni multiple, gli ospedali di Castelfranco e Montebelluna si specializzeranno nelle patologie dell'anca e del ginocchio e quello di Conegliano ospiterà il polo di riferimento per i traumi da sport. La rete clinica dell'ortopedia funzionerà così nella prossima Usl unica della Marca. Ieri nell'incontro aziendale dell'Usl di Treviso al Sant'Artemio, il direttore generale Francesco Benazzi ha presentato il progetto di riorganizzazione della sanità su base provinciale, messo a punto dai professionisti delle tre aziende che vanno verso la fusione. Lo schema è chiaro. Le operazioni di base saranno garantite ovunque. Ma ogni ospedale avrà dei centri di riferimento gestiti da super-specialisti dove verranno effettuati gli interventi più complessi. Funzionerà per l'ortopedia come per tutti gli altri reparti, che diventeranno reti cliniche con diversi livelli. Per la neurologia il progetto prevede due centri per Ictus a Treviso e Castelfranco. Treviso, inoltre, sarà riferimento per la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica. Conegliano avrà invece il polo per le cefalee. Mentre Castelfranco e Montebelluna si specializzeranno nelle patologie neurodegenerative. A Vittorio Veneto è previsto in particolare un centro per i tumori della laringe. Capitolo dipendenze. Treviso e Castelfranco seguiranno i casi più gravi di dipendenza da alcol, droga e farmaci. Il Cà Foncello, in più, ospiterà il polo di riferimento per l'anoressia. E Conegliano si concentrerà sulle patologie legate al gioco d'azzardo. Castelfranco, inoltre, diventerà un riferimento provinciale per l'autismo. «Le operazioni di base saranno sempre garantite ovunque - mette in chiaro Benazzi - mentre per gli interventi particolari o ad alta complessità si farà riferimento a centri super-specializzati». Concentrare un determinato tipo di operazioni in un posto permetterà di far salire il livello di preparazione anche a fronte di casi complessi. In questi casi i pazienti dovranno quindi spostarsi. «Ma anche i professionisti si sposteranno - assicura il direttore - l'organizzazione sarà elastica. Questo ci ha permesso di pensare alla riorganizzazione dei servizi senza chiudere niente». Al massimo ci saranno dei ridimensionamenti. Non delle chiusure vere e proprie. Il piano prevede poi l'accorpamento amministrativo delle tre Usl. Ci sarà un solo Cup, con i diversi sportelli, per la prenotazione di esami e visite. E alla fine ci sarà un solo bilancio. Il progetto ora verrà spedito in Regione. Una volta ottenuto il timbro l'Usl provinciale della Marca sarà pronta a decollare.
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Il Gazzettino