(F.Capp) Non un bar, ma una vera e propria istituzione, un museo pieno di foto, ricordi, feluche, targhe. Sede ufficiale della Polifonica Vitaliano Lenguazza e tana prediletta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dopo sessant'anni di fila Mario Sensi rischia di perdere il suo bar, quello dove hanno festeggiato la laurea o semplicemente preso un caffè o un aperitivo generazioni e generazioni di studenti prima, dottori poi. L'Università ha licenziato un bando per la concessione dei locali: offerta al rialzo, a partire da un canone di affitto minimo di mille euro al mese. Tra i requisiti, un fatturato non inferiore ai 24mila euro l'anno negli ultimi tre.
Lo storico gestore Mario ha sottoscritto il contratto moltissimi anni fa; ora, con gli aggiornamenti Istat, l'Ateneo deve rimodulare il canone. Poderosa la mobilitazione studentesca che al mitico Mario non vuole rinunciare. Oltre 4.000 i followers del gruppo Salviamo il bar da Mario al Bo, che hanno già messo in piedi una petizione e stanno pianificando manifestazioni, sit-in e flash mob, sotto la regia del tribuno Marco Vercillo. Incalcolabili gli inviti a non mollare. E nelle ultime ore qualcosa si sta muovendo.
Ad annunciarlo sul social è lo stesso Vercillo: «Dopo un incontro con i dirigenti delle istituzioni universitarie, cui hanno presenziato il Tribunato degli Studenti, le rappresentanze studentesche, il comitato per la difesa del Bar di Mario e l'associazione Unipapiro, si è riscontrata la massima disponibilità da parte di queste medesime a venire incontro alle esigenze unanimemente manifestate da tutti, volte alla tutela di valori, tradizioni, usi e costumi e dell'inestimabile patrimonio storico e culturale della nostra Libera Università di Scholari, di cui il Bar del Bo è una delle maggiori e più visibili espressioni».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino