Il bio spopola in Friuli, Udine regina conquista il podio a livello nazionale

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AGRICOLTURA UDINE Bio che passione. Spopola in Friuli Venezia Giulia il...

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UDINE Bio che passione. Spopola in Friuli Venezia Giulia il consumo di prodotti biologici soprattutto nelle scuole e Udine traina tutta la regione, piazzandosi al secondo posto nella top five delle province per il numero di mense scolastiche biologiche, 99,7 per milione di abitanti. 3.280 pasti al giorno con il 65% di prodotti bio in asili nido, scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Una tradizione quella del bio nelle mense udinesi, che risale al 1996. Il Fvg si guadagna la palma d'oro nazionale come regione leader per numero di mense bio in rapporto al numero di abitanti e nella top five delle province, dopo il secondo posto di Udine, Gorizia e Pordenone conquistano rispettivamente il quarto e quinto posto. Anche le scuole della provincia udinese si difendono bene, come Pavia di Udine che offre nelle scuole d'infanzia e asili nido 110 pasti al giorno con l'80% di prodotti bio. Ancora meglio fa Manzano: 400 pasti con il 95% di prodotti bio nelle scuole presenti sul territorio comunale già dal 2000 e ancora i 540 pasti di Tavagnacco che ha inserito il bio nelle mense nel 1997, sulla scia di quanto fatto dal capoluogo friulano, trascinatore per molti comuni. Le mense che utilizzano prodotti bio si sono moltiplicate anno dopo anno e a giocare un ruolo fondamentale sono stati anche gli incentivi istituzionali, come il Fondo per le mense scolastiche biologiche che premia quelle più virtuose. Il Fondo è destinato a realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole, ma soprattutto a ridurre il costo del servizio a carico degli utenti perché, proprio mentre cresce l'interesse generale per i prodotti biologici, calano le risorse pubbliche e quelle delle famiglie. Un tema cruciale quello dei costi, perché passando alle mense bio, il costo del pasto finale aumenta del 20%. Per poter investire in qualità occorre dunque rendere efficiente tutto il sistema è il Fondo è effettivamente cospicuo, ammontando a 10 milioni di euro annui a partire dal 2018. Anche il menù scelto nelle mense contribuisce ad abbattere i costi, usando, ad esempio, più proteine vegetali e meno carne, frutta di stagione anche se non di prima categoria e magari proponendo un piatto unico, consigli utili anche per gestire la mensa di casa propria. Ma, dato che le materie prime rappresentano solo il 30% del costo pasto nelle mense, è sul restante 70% che bisogna agire,m riducendo gli sprechi, acqua, energia, rifiuti e scarti, guardando alla sostenibilità della mensa a 360°. Ed è proprio questa la sfida in atto per le mense, sfida che Udine sembra affrontare con tutte le carte in regola. In regione il biologico si fa strada anche tra gli scaffali dei supermercati. Prima l'ortofrutta, poi le marche. Così il bio si è ritagliato un posto d'onore nella grande distribuzione - accanto alle piccole botteghe di quartiere - con i prodotti più diversi, dalla pasta ai succhi di frutta. Il Friuli Venezia Giulia vanta un discreto numero di negozi e punti vendita diretti, 35,3 per milione di abitanti, piazzandosi al terzo posto per densità di negozi bio dopo le Province autonome di Trento e Bolzano e la regione Marche. Anche in questo caso la provincia friulana udinese fa scuola, entrando a fare parte della top ten delle province con la più alta densità di punti vendita di prodotti biologici rispetto al numero di abitanti. Per ora si deve accontentare dell'ultima posizione, con 43,3 negozi per milione di abitanti, ma è l'unica tra le quattro province del Fvg ad essersi conquistata l'appellativo di provincia leader. Le principali categorie di prodotto in assortimento nei negozi bio vanno dagli alimenti confezionati a quelli vegetali, frutta verdura fino alla carne. Oggi anche la ristorazione friulana punta su menù con prodotti biologici. Il Friuli vanta discreti numeri per il vino biologico e la cerealicoltura, con vigne e campi sempre più bio, mentre stenta a ricavarsi uno spazio più ampio la zootecnia che però è stata l'ultima ad avvicinarsi.

Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino