IL BILANCIO VENEZIA È un bollettino pesante il report pubblicato da Azienda

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IL BILANCIOVENEZIA È un bollettino pesante il report pubblicato da Azienda Zero ieri alle 17 sulla situazione del coronavirus nel Veneziano. La fotografia che comprende le...

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IL BILANCIO
VENEZIA È un bollettino pesante il report pubblicato da Azienda Zero ieri alle 17 sulla situazione del coronavirus nel Veneziano. La fotografia che comprende le ventiquattrore tra le 17 di domenica e ieri, porta in dote due nuove decessi, due nuovi contagi e un nuovo ricoverato in più rispetto al giorno precedente. Così la frenata dei contagi (il +2 di ieri sera è il numero più basso di nuovi positivi registrato nell'ultima settimana, il totale è di 2.864 da febbraio) ha come altra faccia della medaglia il ritorno delle croci. Due in una sola giornata che fanno salire il totale dei decessi a 309, a una settimana esatta di distanza dall'ultima morte. Crescono anche i ricoveri nel reparto di Malattie infettive di Dolo, l'avamposto veneziano nella lotta al coronavirus: ieri alle 17 erano 6 le persone su un letto d'ospedale, una in più rispetto a domenica sera. Costante (149) il numero degli attualmente positivi in tutto il territorio dell'area metropolitana, con i negativizzati virologici - cioè i guariti - saliti a 2.406.

IL CASO DELLA BATTUTI
Intanto continuano le indagini interne all'Antica scuola dei Battuti, la residenza per anziani di Mestre che mercoledì si è trovata a fare i conti con il nemico invisibile dopo non aver registrato mai nessun caso di contagio nei mesi di tempesta, né tra gli ospiti né tantomeno tra gli operatori in servizio. Settimana scorsa però la situazione è deflagrata all'improvviso e i tamponi dell'Ulss 3 hanno evidenziato 22 persone positive: 16 ospiti (tra cui 3 anziani ora ricoverati in ospedale a Dolo) e 6 operatori, comprese le due donne che hanno involontariamente introdotto il virus nella struttura.
La commissione dell'Ulss 3, attesa nelle prossime ore ai Battuti, partirà proprio dalle due donne per ricostruire a ritroso prima la strada e poi la diffusione del contagio. Le due operatrici sono una donna ucraina residente a Mestre che usava il tram per andare a lavoro e di una dipendente assunta da poco tempo, originaria del Bangladesh e residente a Treviso, che invece la tratta casa-lavoro la copriva in macchina. Nessuna delle due veniva da giorni di ferie nel proprio paese, durante tutte le fasi dell'emergenza erano sempre state in Veneto e quindi il contagio ha tutti i crismi per essere avvenuto nella vita di tutti i giorni. In contemporanea lo stesso succederà anche con gli altri operatori, mentre i residenti della struttura sono stati isolati al terzo piano dell'Ipav.

Domani, invece, comincerà il secondo ciclo di tamponi da parte dell'Ulss 3 sui positivi e su tutti gli ospiti della residenza per anziani: a fine settimana si potrà quindi avere un quadro più delineato della situazione del focolaio a una settimana di distanza. Dalla presidenza dell'Ipav è stata anche accolta la richiesta delle sigle sindacali di avere un incontro per descrivere al meglio quanto accaduto nell'Antica scuola.
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino