Il Bacio e il Pensatore a Treviso La mostra di Rodin prende forma

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L'APPUNTAMENTO
Le star sono al loro posto. La mostra Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet, in programma al museo di Santa Caterina di Treviso da sabato prossimo (venerdì il vernissage), sta via via prendendo forma. Sotto lo sguardo vigile del curatore Marco Goldin e dei responsabili del Musée Rodin, due conservatrici e un tecnico, giunti da Parigi, ieri sono stati estratti dalle casse protettive e collocati nella sala sotterranea del complesso museale due dei capolavori del maestro francese: Il Bacio e Il Pensatore. Quest'ultimo è stato trasportato da Parigi smontato, per maggiore facilità e sicurezza. In totale sono 49 le sculture e 23 i disegni del grande maestro francese vissuto tra Ottocento e Novecento (a cui si aggiungono una scultura della sua musa Camille Claudel e due quadri di Monet e Munch) giunti dalla capitale transalpina, con tappa intermedia a Milano, per trasferire il prezioso carico su camion più piccoli, in grado di girare per le strade del centro storico del capoluogo della Marca.

LAVORI IN CORSO
Il grande gesso del Pensatore è stato ri-assemblato direttamente sul piedistallo predisposto per la rassegna: le singole parti si incastrano l'una nell'altra, per essere poi fissate con dei perni. Così come il Bacio, in origine doveva far parte della Porta dell'inferno, monumentale portale a cui Rodin lavorò per quasi quarant'anni. Trasformate in opere a se stanti, sono diventate tra le più celebri realizzazioni dello scultore. «L'allestimento procede bene conferma Goldin -. Domani sera (oggi, ndr) arriverà anche l'ultimo pezzo, il dipinto di Monet, e la mattina dopo termineremo di posizionare tutte le opere. Nel frattempo, inizieremo il lungo lavoro di puntamento delle luci: nella scultura l'illuminazione è fondamentale, le sale devono essere punteggiate da queste nuvole luminose dentro alle quali viaggiano queste splendide opere».
Il curatore e critico d'arte trevigiano ribadisce come la scultura sia una tecnica meno immediata e, dunque, meno attrattiva per il grande pubblico. L'attesa per la mostra su Rodin, però, pare già elevata, almeno a giudicare dalla presentazione- spettacolo che lo stesso Goldin terrà, nel pomeriggio di sabato, con l'accompagnamento di Remo Anzovino al pianoforte, nell'auditorium del complesso museale: posti già esauriti in poche ore.

Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino