Il suo accostamento al Venezia, come partner occulto del presidente James Daniels,

Il suo accostamento al Venezia, come partner occulto del presidente James Daniels,
Il suo accostamento al Venezia, come partner occulto del presidente James Daniels, era stato commentato dai dirigenti arancioneroverdi con frasi apparse ai più di circostanza,...

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Il suo accostamento al Venezia, come partner occulto del presidente James Daniels, era stato commentato dai dirigenti arancioneroverdi con frasi apparse ai più di circostanza, dal «non confermo e non smentisco del ds Giorgio Perinetti» al lapidario «è il presidente del Bologna» dell'avvocato Alessandro Vasta.

Diplomazia a parte il nome di Joe Tacopina continua a rimbalzare in laguna, nuovamente nelle ultime ore dopo che la crisi al vertice del club felsineo di serie A si è acuita imboccando addirittura le vie legali.
Tacopina, infatti, ha depositato al Tribunale di New York un atto di citazione contro Joey Saputo, l'imprenditore canadese da lui portato sotto le due torri per finanziare la risalita (riuscita) del club rossoblù nel massimo campionato. Le divergenze tra i due sarebbero dovute da un lato all'insofferenza di Saputo per il grande «savoir faire» dell'ex amico con i tifosi bolognesi in perfetto stile «capo popolo»; dall'altro invece Tacopina, escluso da importanti decisioni assunte dalla proprietà, ha più volte rivendicato pubblicamente il proprio ruolo di presidente, senza portafoglio ma con contratto in mano.
Proprio per questo il vero snodo sembra essere la buonuscita che Tacopina pretende da Saputo per farsi da parte.
Una volta risolta economicamente la questione Tacopina potrebbe davvero dirigersi verso un Venezia la cui proprietà statunitense deve ancora «materializzarsi», ormai a quasi due mesi dall'investitura ricevuta dal sindaco Brugnaro. (m.del.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino