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Ignacio Nacho Pussetto, giustamente, ha i riflettori puntati dopo aver pescato il jolly contro il Parma all'88' trovando il gol - successo - rilancio dei bianconeri, con un rasoterra perfetto, che ha lasciato impietrito il povero Sepe, ma non possiamo ignorare l'ottimo comportamento di tutta la squadra e quello di un altro elemento, entrato in corso d'opera, che ha debuttato con la maglia bianconera. Jean Victor Makengo, 22 anni, ha stupito per come si è subito imposto, per la personalità dimostrata, per la sua velocità, per il suo cambio di passo, per la cattiveria agonistica, per la forza del suo carattere, tanto che non ha pagato lo scotto dell'emozione per la prima volta in Italia. È stato bravo davvero e, come sanno fare i mestieranti, i senatori, non ci ha pensato su due volte a commettere il fallo, fermando le iniziative dei parmensi. Insomma, non ha tradito la fiducia di Gotti e ha dato ragione a chi, Gino Pozzo, lo ha portato in Italia facendogli sottoscrivere un contratto quinquennale. Makengo é un calciatore molto apprezzato nel panorama del calcio giovanile transalpino. Cresciuto nel Nizza si é fatto apprezzare, nella scorsa stagione, con la maglia del Tolosa. Giocatore che per movenze assomiglia al primo Asamoah visto ad Udine, muscolare, forte, robusto, dalla buona facilità di corsa, mancino, capace di giocare sia da interno a due che da mezzala a tre. Un atleta che si presta a interpretare più temi tattici, il 3-5-2, naturalmente, ma anche il 4-2-3-1 e, in questo caso, agirebbe davanti alla difesa, in coppia con Arslan, pure lui positivo e più propositivo rispetto alle precedenti esibizioni, peccato però che in occasione del primo gol del Parma, si sia fatto superare con troppa facilità da parte di Hernani, che poi ha trafitto Nicolas con la complicità della deviazione di Samir. Ora Makengo è atteso ad un esame più severo, la trasferta di Firenze. Gotti sta pensando se utilizzarlo dall'inizio (forse è un azzardo) o in corsa d'opera.

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Il Gazzettino