La questione del rilancio produttivo della fabbrica anche attraverso l'adesione alla neocostituita cooperativa Ceramiche Idealscala: è stato questo l'argomento di fondo...
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Lo schema dei "bonus" - verso i quali è prevista una corsa - per i lavoratori che decideranno di dimettersi prevede 30 mila euro per chi se ne andrà prima, cioé entro fine agosto. Poi, a scendere, 20 mila per chi si dimetterà entro fine settembre e 10 mila per quei lavoratori che lasceranno la fabbrica entro ottobre. L'intesa fissa poi un criterio per stabilire una sorta di "precedenza" nel caso in cui la soglia dei tre scaglioni (circa 150 lavoratori a scaglione) venga superata, cioé nel caso in cui ci siano più richieste rispetto al numero di addetti fissato. Per questo è stato scelto il criterio dell'anzianità lavorativa in azienda. Un criterio oggettivo, è stato spiegato, anche se inevitabilmente potrebbe penalizzare chi ha meno anni di lavoro alle spalle, ma che rimanendo in azienda per più mesi continuerà a usufruire dei soldi della cassa. «Ma la vera questione - è stato ripetuto dal sindacato - è quella della ripartenza produttiva. È questa la vera scommessa del territorio ed è su questo, cioé sulla cooperativa e su quello che si aggregherà attorno a essa, che si gioca anche un modo nuovo e alternativo di fare impresa e salvaguardare posti di lavoro su un territorio ancora in forte difficoltà».
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Il Gazzettino