Ictus per il candidato, choc sul voto

Ictus per il candidato, choc sul voto
Dramma sulla campagna elettorale per il nuovo sindaco di Padova a poco più di un mese dalle elezioni. Sergio Giordani, 63 anni, imprenditore e candidato del centrosinistra è...

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Dramma sulla campagna elettorale per il nuovo sindaco di Padova a poco più di un mese dalle elezioni. Sergio Giordani, 63 anni, imprenditore e candidato del centrosinistra è ricoverato da giovedì notte nel reparto di Neurologia dell'ospedale per un ictus. Si è accasciato durante un incontro pubblico al quale stava presenziando. Non corre pericolo di vita ma le sue condizioni sono serie. Un'ischemia cerebrale gli ha provocato una riduzione temporanea della mobilità della parte destra del corpo e una perdita della parola dalle quali già ieri si stava riprendendo. I medici scioglieranno la prognosi solamente domenica sera, a 72 ore dall'evento. Ma in ogni caso Giordani avrà bisogno di un periodo di riposo di almeno due settimane dopo il quale valutare se potrà riprendere la campagna elettorale. Perché la sua volontà di continuare, espressa ai suoi più vicini collaboratori, è ferrea.

Tutti i competitor hanno inviato messaggi di auguri. L'ex sindaco Bitonci, suo principale avversario, ha dichiarato: «Non parteciperò più a confronti pubblici se prima non tornerà in piena forma». Giordani era arrivato stanchissimo all'appuntamento serale di Voltabarozzo. Ha presentato il suo programma ma quando i cittadini hanno cominciato a fargli domande lui è rimasto immobile, come in uno stato catatonico. Non riusciva a parlare. In sala per fortuna c'era un neurologo dell'ospedale S. Antonio che ha capito immediatamente la situazione e ha chiamato il 118 spiegando con cognizione di causa le condizioni del paziente. Giordani in ospedale è stato sottoposto a trombolisi, operazione che serve a sciogliere il trombo che occlude un vaso, ricanalizzandolo.

La vicenda ha sconvolto la campagna elettorale, ma non l'ha fermata. Ieri mattina al suo punto elettorale è stata presentata una nuova lista Padova è. Il segretario del partito democratico Massimo Bettin, che sostiene la candidatura civica di Giordani insieme ad altre cinque liste, è stato chiaro: «Giordani era ed è il nostro leader, non c'è alcun dubbio. Lui rimane il nostro candidato. Ci siamo mossi con le stesse idee». Circostanza ribadita dalla civica Giordani sindaco. Oltre le dichiarazioni, la strategia del centrosinistra è orientata ad attendere fino a domenica l'evolversi del quadro clinico prima di prendere iniziative che comunque saranno successive alla decisione di Giordani stesso se proseguire o no. L'idea è che se anche il leader non potesse sottoporsi a un tour de force, sarebbe sostituito da uno dei big, come Maurizio Saia, Barbara Degani o lo stesso Bettin. Il problema tecnico è che sabato prossimo si depositano le liste e le 350 firme di sottoscrizione sono legate al nome del candidato sindaco. Cambiare in corsa significherebbe ripartire da zero. Nell'ipotesi, i nomi possibili a questo punto sono quelli del presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio, un civico come Giordani, del presidente della Provincia Enoch Soranzo, del consigliere regionale Pd, Claudio Sinigaglia, o di un outsider come l'ex presidente delle Acli Marco Ferrero.
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Il Gazzettino