Ici, una scossa sull'ex Seminario

Ici, una scossa sull'ex Seminario
SELVAZZANOLo Stato italiano deve recuperare l'Ici non pagata dalla Chiesa: lo ha stabilito di recente la Corte di giustizia dell'Unione europea. Il periodo considerato è quello...

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SELVAZZANO
Lo Stato italiano deve recuperare l'Ici non pagata dalla Chiesa: lo ha stabilito di recente la Corte di giustizia dell'Unione europea. Il periodo considerato è quello dal 2006 al 2011 e se a livello nazionale, secondo le stime dell'Anci, si parla di una cifra tra i 4 e i 5 miliardi di euro, a livello locale tiene ancora banco il caso dell'ex seminario di via Monte Grappa: l'azione di recupero delle imposte messa in campo dal Comune con il primo accertamento addirittura per il 2008 è rimasta lettera morta. Ora quanto stabilito dalla Corte europea potrebbe rappresentare la svolta per un contenzioso che ha fin qui dato sempre ragione alla diocesi padovana.

L'amministrazione comunale ha emesso in successione accertamenti Ici negli anni 2009, 2010, 2011 e Imu per le annualità 2012, 2013, 2014, con una stima complessiva di circa 4 milioni di euro, in attesa che si completi il passaggio di di proprietà fra il Seminario vescovile di Padova e la società Trifoglio. A mancare è sempre il famoso rogito atteso dal 2010 e che risolverebbe la questione: da un lato la Curia, anche alla luce di quanto stabilito dalla Corte europea, si toglierebbe il pensiero dei futuri pagamenti, e dall'altro la società immobiliare potrebbe dare seguito alla riqualificazione dell'area partendo dall'abbattimento dell'immobile. Ed è quello che l'amministrazione si augura avvenga al più presto.
LO STALLO

«Alla luce di quanto stabilito dai giudici della Corte di giustizia dell'Unione europea noi ci aspettiamo che il rogito avvenga nei tempi più rapidi possibili ha detto il vicesindaco Bruno Saponaro, commentando le ultime novità in tema di tributi e chiesa - e nel nostro caso quanto stabilito dalla Corte deve essere uno stimolo perché la Curia vada avanti con il passaggio di proprietà. Questo farebbe chiarezza dal punto di vista tributario per ciò che deve avvenire in futuro in quell'area: ancora nel 2010 si parlava di andare a rogitare e alla luce di queste intenzioni, che però non si sono ancora concretizzate, abbiamo iniziato ad emettere gli accertamenti pensando appunto ad un imminente passaggio di proprietà. Dal 2011, poi, è in piedi un protocollo d'intesa fra società e Comune che ha messo dei paletti sulla riqualificazione». «Siamo stati lungimiranti continua Saponaro - era doveroso intervenire per una questione di equità tributaria fra i cittadini, ma dopo 8 anni la situazione non è ancora cambiata e ci chiediamo perché. Ora ci aspettiamo che l'iter riprenda vigore». Attualmente la battaglia tributaria fra il Comune e il Seminario vescovile per il pagamento di Ici e Imu per l'ex seminario è approdata in Cassazione per quanto riguarda il primo accertamento, ovvero l'Ici 2008, mentre per il secondo blocco di cartelle, gli accertamenti Ici 2009, 2010, 2011 e Imu 2012, 2013, 2014 si sta attendendo l'esito del ricorso in secondo grado alla Commissione tributaria regionale. «Abbiamo sempre perseguito la strada dell'equità tributaria ha concluso Saponaro - confortati in questo anche da quanto detto un anno fa da Papa Francesco che si era espresso sul dovere di pagare i tributi da parte dei cittadini. Quanto richiesto all'ex seminario serve a dare risposte in termini di servizi ed opere pubbliche alla comunità, la stessa che in passato ha abbondantemente partecipato a finanziare la costruzione del grande edificio: ecco che oggi, anche alla luce della sentenza dalla Corte europea, verrebbe restituito qualcosa al territorio».
Barbara Turetta
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Il Gazzettino