I vicini in allarme: «Temevamo l'incendio Non c'era sicurezza» Anziana ricoverata

I vicini in allarme: «Temevamo l'incendio Non c'era sicurezza» Anziana ricoverata
«Credevo che ci fosse nuovamente la fesl'area odore Redentore». Così commenta Nicola, l'uomo che per primo ha dato l'allarme per l'incendio sviluppatosi ieri in fondamenta dei...

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«Credevo che ci fosse nuovamente la fesl'area odore Redentore». Così commenta Nicola, l'uomo che per primo ha dato l'allarme per l'incendio sviluppatosi ieri in fondamenta dei Cereri, accanto all'ingresso della bocciofila, nel bottega del fabbro Luca, ben conosciuto nell'intera zona di San Basilio e dell'Angelo Raffaele.

«Appena prima di mezzanotte - prosegue Nicola, che abita ai piani superiori, a fianco dell'officina fabbrile - ho sentito dei forti botti provenire da sotto le finestre; solo in seguito ho sentito l'odore acre del fumo. Ho immediatamente chiamato i pompieri ed avvertito i miei condomini. Ero ancora a sveglio, ma se il guaio fosse capitato più tardi, probabilmente saremmo stati tutti addormentati, con tragiche conseguenze».
«Eravamo già preoccupati per l'attività del fabbro - interviene una signora dal balcone - non tanto per il suo lavoro, ma per l'assenza di precauzioni e di impianti antincendio. Sono attività pericolose se effettuate dove la gente vive».

«Infatti non protestiamo per la presenza del fabbro - conclude Nicola - ma con coloro che permettono vi siano simili attività nei centri abitati e sotto le case con travature e barbacani in legno, in una città come Venezia, dalle case addossate. In simili casi è necessario usare precauzioni, perché un fabbro usa solventi, fiamme libere e quant'altro: tutti lavori e sostanze pericolose». Gli inquilini che abitano i piani direttamente superiori sono rientrati nei loro appartamenti, tranne un'anziana signora ricoverata a scopo precauzionale in ospedale e subito dimessa, ma che non ha avuto il permesso di rientrare nel l'alloggio, per il forte odore di fumo persistente. «Abbiamo saputo dell'incendio - commentano dalla bocciofila - per fortuna non è successo nulla o quasi. Sappiamo che sono intervenuti in forza i vigili del fuoco e questa mattina (ieri, ndr) erano ancora in fondamenta ad ispezionare il locale del fabbro e gli appartamenti vicini. Venezia è città pericolosa e basta un nulla perché vada a fuoco, perché purtroppo sono incidenti che possono capitare facilmente».
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Il Gazzettino