I tesori di Palazzo Nodari svelati per le Giornate Fai

I tesori di Palazzo Nodari svelati per le Giornate Fai
LE GIORNATE DEL FAIROVIGO Oltre un centinaio di persone ieri hanno partecipato alle visite organizzate dal Fai nel percorso alla scoperta del pittore veneziano Giovanni Biasin....

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LE GIORNATE DEL FAI
ROVIGO Oltre un centinaio di persone ieri hanno partecipato alle visite organizzate dal Fai nel percorso alla scoperta del pittore veneziano Giovanni Biasin. Visitatori provenienti, oltre che dal Polesine, da Treviso, Vicenza, Modena e altre città hanno potuto visitare e scoprire la storia dell'ufficio del sindaco a Palazzo Nodari. Oltre alla stanza da cui Edoardo Gaffeo guida il capoluogo polesano, i visitatori, accompagnati dai volontari del Fai, hanno potuto ammirare la mostra temporanea su Biasin in Accademia dei Concordi e Palazzo Gobatti, in via Casalini. Una iniziativa che proseguirà anche oggi e che gli organizzatori si aspettano possa ricevere un'accoglienza addirittura migliore, visto che è domenica.

I COMMENTI
«È molto interessante, io sono di Rovigo e tante cose non sono conosciute: non mi era mai capitato di visitare l'ufficio del sindaco» ha detto Mario, attraversando il salone d'onore del municipio per raggiungere la sua più importanza stanza. «È una esperienza fantastica visitare un ufficio così importante, è un peccato che si sia potuto fare solo oggi per la prima volta» ha aggiunto Elena, anch'ella nella comitiva che ieri mattina ha esplorato il percorso Biasin. Un pittore e un decoratore che si stabilì a Rovigo negli ultimi decenni della sua lunga vita (1835-1912) e decorò alcuni dei luoghi più importanti della città all'epoca attraversata dall'Adigetto.
L'ITINERARIO

Il percorso culturale più visitato inizia dal listòn di piazza Vittorio Emanuele II, dove la guida spiega cosa si visiterà e la storia di Palazzo Nodari. Si prosegue nell'adiacente Accademia dei Concordi, dove in sala Oliva è stata allestita l'esposizione dei dipinti di proprietà comunale scelti dalla curatrice Alessia Vedova, raffiguranti: le manifestazioni notturne per l'annessione del Polesine al Regno d'Italia; porta San Francesco; gli alluvionati del 1882 sotto il portico della Rotonda; il cortile del ghetto degli Ebrei; il cortile dietro la chiesa di Sant'Antonio Abate. Successivamente la comitiva sale le prestigiose scalinate di Palazzo Nodari, attualmente usate solo per l'accesso durante le sedute del consiglio comunale. Arrivati in salone d'onore, la guida illustra la storia ed i quadri dell'antica sede dei notai, prima di accedere ala stanza del sindaco, finemente dipinta da Biasin e inaugurata il 22 ottobre 1887. Nato in origine come il luogo per la riunioni del consiglio comunale, l'ufficio del sindaco è decorato da lesene, candelabri e motivi vegetali che delineano forme geometriche mescolandosi con i quattro stemmi di Rovigo. Sopra il pavimento in terrazzo veneziano, si nota un arredamento in stile e il meraviglioso soffitto ornato dai volti dei cittadini più illustri di Rovigo e dai simboli della città.
Alberto Lucchin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino