I telefonini "fantasma"

I telefonini "fantasma"
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Le querele arrivate sono oltre 100. Alcune sono quasi commoventi. Genitori che per regalare al figlio il cellulare dei sogni si sono lasciati attrarre da quei siti che proponevano apparecchi ultimo modello a prezzi da discount. Giovani che non vedevano l'ora di fare una sorpresa alla compagna. Tutti delusi. I telefoni non sono mai arrivati. Nonostante scambi di mail con assicurazione che presto la spedizione sarebbe stata eseguita.

È una truffa di proporzioni davvero vaste quella sulla quale hanno lavorato gli investigatori della polizia postale di Rovigo. Casi in tutta Italia. Non è stato facile fare confluire tutte le querele in Polesine. Ora però il quadro è abbastanza nitido. Tanto che la Procura ha comunicato la chiusura delle indagini preliminari a tre persone. Tutte polesane. Due sarebbero, secondo le tesi investigative, le vere e proprie menti. Una terza invece avrebbe avuto un ruolo più marginale.
Una giovane italiana e un romeno avrebbero avuto l'idea di creare società unipersonali che provvedevano poi a realizzare siti sui quali si pubblicizzava la vendita di cellulari di ultima generazione a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato. C'erano insomma tutte le condizioni per attrarre patiti della tecnologia. E infatti è precisamente quello che è accaduto. Secondo una prima stima in questo modo è stato possibile introitare somme nell'ordine di qualche decina di migliaia di euro, nel corso di un paio d'anni.
Ora, dopo un periodo in cui il centro di questa attività era il Polesine, nuove segnalazioni di questo tipo stanno giungendo dall'Emilia, in particolare dal Ferrarese e dal Bolognese. Presto comunque per stabilire una eventuale connessione tra gli episodi.

Per non cadere vittima di raggiri come quello ipotizzato dagli investigatori può essere utile seguire alcune semplici regole. In primo luogo diffidare di annunci eccessivamente vantaggiosi: solitamente nessuno regala mai nulla. E soprattutto richiedere metodi di pagamento tracciabili e che diano qualche garanzia.
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Il Gazzettino