PALAZZO NODARIROVIGO I sindaci fanno cadere nel vuoto l'invito di Massimo Bergamin al tavolo di confronto sulla sanità polesana. Di 49 sindaci, solo quattro hanno preso parte...
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ROVIGO I sindaci fanno cadere nel vuoto l'invito di Massimo Bergamin al tavolo di confronto sulla sanità polesana. Di 49 sindaci, solo quattro hanno preso parte all'incontro organizzato dal primo cittadino rodigino con i vertici dell'Ulss 5: Massimo Barbujani di Adria, Antonio Laruccia di Trecenta, Giuseppe Tasso di Fratta ed Erminio Colò di Guarda Veneta, e l'assessore di Castelguglielmo Patrizia Pradella.
BERGAMIN
«Non vogliamo sostituire alcuno né prevaricare chi è coinvolto in organi di controllo. È stato un momento di confronto utile e positivo» ha commentato Bergamin a margine dell'incontro durato un paio di ore. Si doveva parlare del futuro per la sanità in Polesine, alla fine si è tratto di una chiacchiera tra pochi convenuti sulla situazione attuale. L'obiettivo era un confronto con i sindaci, nonostante esista già la Conferenza che è l'organo preposto, invece a rispondere sono stati i comitati per la sanità polesana.
MANIFESTAZIONE
Prima della lettura della relazione del direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella, c'è stata svolta una piccola protesta a opera dei comitati, anch'essi delusi dalla scarsa partecipazione. Esponendo in aula consiliare uno striscione con scritto Sanità-dignità-equità: il Polesine le rivuole, l'esponente di Articolo 32 Cristiano Pavarin commenta la scarsa adesione delle amministrazioni: «Ringraziamo chi ha voluto organizzare questo incontro, anche se in ritardo rispetto alla presentazione dell'atto aziendale della nuova Ulss 5. Siamo amareggiati, come del resto accade sovente nelle riunioni delle Conferenze. È presente della gente che proviene da tutto il Polesine, c'è chi si è preso un giorno di ferie per partecipare. Per i comitati è comunque una giornata importante: siamo uniti in un coordinamento con l'unico obiettivo di difendere la sanità nel nostro territorio».
DELUSIONE
Grande amarezza anche da parte della consigliere Alba Rosito, protagonista della convocazione di ieri. «Un'assenza così diffusa è drammatica nell'attuale situazione generale della sanità. Quei sindaci che non conoscono la situazione e non approfondiscono le problematiche rendono ancora tutto più grave. Erano stati tutti informati, mi dispiace assistere a questa situazione. Non si deve parlare della situazione presente, ma del futuro e i sindaci non possono semplicemente applicare le direttive di Venezia».
Alberto Lucchin
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Il Gazzettino