UDINE - «Rimodulazione di alcuni punti della riforma degli Enti locali, per favorire un dialogo che porti alla ripartenza del processo rinnovatore». È la finalità che ha...
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In una «situazione di stallo», ribadiscono la volontà di «riorganizzare la struttura del sistema delle autonomie locali», ma vogliono «maggiore flessibilità nei tempi di attuazione, ad esempio con slittamento di avvio delle Uti al primo gennaio 2017, che di merito rispetto alle funzioni da aggregare». I sindaci di Polcenigo, Caneva, Bicinicco, Casarsa, San Giorgio della Richinvelda, Bertiolo, Valvasone Arzene, Mereto di Tomba, Carlino, Pasiano di Pordenone e Fiume Veneto si dicono «pronti a costruire un tavolo di confronto». Tra le proposte, consentire che in ciascuna Uti i Comuni possano continuare a svolgere certi servizi in forma autonoma senza penalizzazioni; dare ai subambiti una forma di organizzazione propria; rivedere le funzioni assegnate per maggiore flessibilità e autonomia decisionale interna a ogni Unione territoriale.
Antonella Lanfrit
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Il Gazzettino