I servizi di Insiel saranno tutti a portata di smartphone

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LA VISITA

UDINE I servizi dei Comuni, della sanità e di ogni istituzione pubblica regionale informaticamente assistita da Insiel dovranno essere facilmente fruibili dai cittadini attraverso i cellulari, grazie alle app. È, in sintesi, l'indicazione che ieri il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha raccomandato al vertice di Insiel nel corso della visita effettuata, insieme all'assessore di riferimento Sebastiano Callari, alla sede centrale a Trieste della società informatica partecipata al 100% dalla Regione. «L'obiettivo ha specificato Fedriga è quello di uniformare la tecnologia dei servizi informatici di Insiel agli standard di accessibilità di quelle applicazioni che molti cittadini usano quotidianamente attraverso il proprio smartphone». Se questo è la sfida maggiormente visibile e fruibile che deve vincere Insiel, ieri la visita si è concentrata «sui nuovi elementi che hanno arricchito il data center della società e che le consentono di essere la prima società informatica interamente pubblica a essere certificata per la conservazione dei dati degli enti pubblici», ha sottolineato l'assessore Callari. In seguito a una norma nazionale, entro aprile 2019 tutti i data center esistenti dovevano essere dismessi e i dati transitare in realtà certificate per essere lì custoditi. «In virtù della decina di milioni investiti in questi ultimi anni, in parte con la precedente amministrazione e in parte con l'attuale ha proseguito Callari -, Insiel è riuscita a essere un data center certificato, garantendosi un futuro. I dati che sono stati prodotti e si producono negli enti pubblici regionali, infatti, possono essere mantenuti qui. La società ha informazioni risalenti addirittura agli anni '80, grazie al fatto che è stata una delle prime società informatiche pubbliche». Ad accompagnare presidente e assessore c'era l'amministratore delegato di Insiel, Diego Antonini, il quale ha confermato che «la creazione di un'infrastruttura cloud ha messo Insiel sullo stesso piano dei più grossi player internazionali. Ora ha aggiunto puntiamo a erogare innovativi servizi in cloud non solo alla Regione, agli enti locali e alle istituzioni pubbliche, ma anche alle imprese del territorio in un'ottica di collaborazione estendibile alle regioni limitrofe». Grazie alla realizzazione di questi progetti, «il Friuli Venezia Giulia può diventare un'amministrazione aggregatrice nei confronti di altre istituzioni territoriali», ha condiviso il presidente Fedriga. E Insiel quale produttore di software, per esempio per il sistema sanitario regionale, è destinato a scomparire? «Insiel è destinata a essere sempre di più un partner strategico ha ribattuto Callari -, poiché saranno gli stessi tecnici a dirci quali sono i servizi che si possono e si debbono costruire informaticamente in casa e quelli che invece è più economico e interessante cercare sul mercato». Un aspetto che, però, nella visione della Regione non indebolisce per nulla la società, poiché nel frattempo essa ha saputo cogliere le nuove domande che pone l'avanzata tecnologica, rispondendo adeguatamente. «I dati rappresentano il nuovo petrolio ha ricordato Callari e la Regione ha ora una società certificata che può trattarli e conservarli per sé e per altri. Non piangeremo, perciò, per un software acquistato invece che prodotto in house».

Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino