I SEGRETI Il sogno di tutti i costruttori. Così dovrebbe essere una vera

I SEGRETI Il sogno di tutti i costruttori. Così dovrebbe essere una vera
I SEGRETIIl sogno di tutti i costruttori. Così dovrebbe essere una vera auto elettrica. Un'architettura che consente di sfruttare a pieno tutte le enormi possibilità delle...

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I SEGRETI
Il sogno di tutti i costruttori. Così dovrebbe essere una vera auto elettrica. Un'architettura che consente di sfruttare a pieno tutte le enormi possibilità delle vetture a batteria che le obsolete rivali endotermiche non possono neanche immaginare. Certo, è un progetto estremo perché la hypercar pensata e voluta da Mate Rimac è un capolavoro da due milioni di euro. Ma anche una dimostrazione tecnologica di quanto siano spostati in avanti i confini della nuova mobilità, quella ad elettroni.

Veniamo allo schema meccanico che solo una vettura ad induzione può vantare. Il bolide si chiama Nevera, il nome di una potentissima tempesta croata ricca di fulmini che nasce repentina a largo delle coste adriatiche. Quando si scatena la sua forza è immensa. La Rimac Nevera non ha solo una fonte di energia di spinta, ma ben quattro, una per ogni ruota. Il peso non è accentrato, ma ben distribuito e, soprattutto, posizionato in basso per esaltare il baricentro.
COPPIA MOSTRUOSA
Inoltre, le unità zero emission mettono a disposizione la mostruosa coppia massima in tempo reale, basta sfiorare il pedale dell'acceleratore che è by-wire (senza collegamento meccanico), al pari (almeno così pare) dello sterzo e dei freni realizzati su misura dalla Brembo. Il resto è dovuto all'amore per la meccanica di Mate e del suo CTO Chris Porritt già firma dell'Aston Martin, della Tesla e VP di Apple per il business automotive. La scocca è tutta in fibra di carbonio (peso contenuto in 200 kg) con un numero elevatissimo di pelli (2.200) per raggiungere una rigidità mai vista. Per avere un'altezza del tetto contenuta dal suolo (120 cm), la batteria non è stata messa sotto il pianale in quanto sono i sedili a dover sfiorare il terreno. Le 6.960 celle sono disposte in un contenitore ad H che è strutturale, posizionato fra i due passeggeri ed alle loro spalle, e contribuisce ad aumentare del 35% la rigidità torsionale.
La capacità dell'accumulatore al litio-manganese-nichel è di 120 kW che garantiscono un'autonomia di oltre 500 km con una tensione a 730 volt e una potentissima capacità di ricarica di 500 kW, il doppio delle migliori auto di serie (Porsche Taycar e Audi GT e-tron 270 kW, le Tesla 250 kW). Con una velocità del genere si ricarica da 0 a 80% del pieno in soli 22 minuti. La Nevera ha una lunghezza di 475 cm, una larghezza di 198 e un interasse di 274; il peso è di 2.150 kg.
TORQUE VECTORING D'AUTORE
Anteriormente ci sono due propulsori da 340 cv (250 kW) e 280 Nm di coppia ciascuno, dietro altrettanti da 612 cv (450 kW) e 900 Nm ciascuno per un totale impressionate di 1.914 cv e 2.360 Nm (disponibili in tempo reale). Altrettanto da paura sono le prestazioni: velocità massima 412 km/h, 0-100 in 1,97 secondi, 0-300 in 9,6 secondi.

Il torque vectoring è garantito dalla possibilità di inviare a ciascuna ruota la spinta necessaria, funzione che sostituisce ed integra anche il controllo della trazione e quello di stabilità. Il sistema di assistenza alla guida può contare su 13 telecamere, 6 radar e 12 sensori ad ultrasuoni. Per il momento è prevista la produzione di 150 esemplari della Nevera che presto andranno tutti esauriti e saranno firmati uno ad uno da Mate Rimac.
G. Urs.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino