I primi "impresentabili" sono pugliesi: tre fittiani e un candidato con il Pd

I primi "impresentabili" sono pugliesi: tre fittiani e un candidato con il Pd
Alla fine si dice che gli impresentabili saranno almeno in 13. Ma qualcuno sostiene che potrebbero essere una ventina. Ciò che è certo è il nome dei primi 4,...

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Alla fine si dice che gli impresentabili saranno almeno in 13. Ma qualcuno sostiene che potrebbero essere una ventina. Ciò che è certo è il nome dei primi 4, quelli degli aspiranti consiglieri pugliesi, che, in teoria, non avrebbero potuto presentarsi alle prossime elezioni regionali. Per gli altri bisognerà aspettare ancora. Sicuramente fino a venerdì per quelli della regione Campania, dato che alla Commissione Antimafia non sono ancora arrivati tutti i nominativi dei candidati.

Ma chi sono i 4 candidati impresentabili pugliesi, quelli che, in base al codice etico dei loro partiti o dei partiti al cui candidato sono collegati non avrebbero potuto presentare la loro candidatura? Il primo è l'imprenditore Fabio Ladisa della lista «Popolari con Emiliano» che appoggia il candidato del Pd ed ex sindaco di Bari, Michele Emiliano, il quale ieri gli ha chiesto di ritirarsi. Su Ladisa pendono accuse di 'associazione mafiosa ex art. 416 bis, cioè quando «coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire la gestione o comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri».
Gli altri 3 impresentabili appoggiano tutti il candidato fittiano Francesco Schittulli ex presidente della provincia di Bari. Si tratta di Massimiliano Oggiano, commercialista, della lista «Oltre»: anche per lui accuse attinenti al 416 bis e al voto di scambio con metodo mafioso. Poi c'è Giovanni Copertino , ufficiale del corpo Forestale in congedo, accusato di voto di scambio (anche se poi era stato tutto prescritto ), consigliere regionale Udc. Infine c'è Enzo Palmisano, medico, anche lui accusato per voto di scambio (anche se poi il procedimento era andato prescritto). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino