I NUOVI STRUMENTI BELLUNO Arriva anche in provincia di Belluno la trasformazione

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I NUOVI STRUMENTI

BELLUNO Arriva anche in provincia di Belluno la trasformazione digitale per la pubblica amministrazione. Verranno presentati l'8 novembre in Camera di Commercio a Belluno, i nuovi strumenti e le nuove applicazioni per la partecipazione, trasparenza e servizi della pubblica amministrazione: destinatari gli enti locali, amministratori e i cittadini bellunesi. Il Centro Consorzi di Sedico, in collaborazione con la Camera di Commercio Belluno-Treviso, porta sul territorio della provincia di Belluno il progetto D.a.t.a. (Dati Agili per la Trasparenza delle Amministrazioni), adottando un approccio alla modernizzazione e rafforzamento della capacità amministrativa della pubblica amministrazione (Pa) intendendo agire sull'evoluzione della governance, sull'aggiornamento delle competenze del suo capitale umano, nonché sui meccanismi di coinvolgimento della cittadinanza e del sistema produttivo nel suo complesso nella definizione delle policies. Il dipendente pubblico, insomma, e gli amministratori, sono chiamati a cambiare ruolo con una formazione incentrata, sempre più, verso cittadini e aziende. Il progetto è finanziato dal Fondo Sociale Europeo, attraverso la Regione Veneto che stanzia 100 mila euro. Il primo modulo si sta tenendo nel comune di Selva di Cadore. Ad introdurre la questione il presidente del Consorzio Michele Talo: «L'aspetto della digitalizzazione attraverso la formazione contribuirà alla sburocratizzazione della macchina pubblica». Un aspetto che ha accolto di buon grado Ivana Del Pizzol della giunta della Camera di Commercio, che ha parlato di come il processo delle digitalizzazione, se utilizzato in maniera intelligente, sicuramente può aiutare le imprese bellunesi «con la speranza che si arrivi davvero ad una sburocratizzazione». Sempre per la Camera di commercio è intervenuta anche Elena Zambelli: «Si lavora in sinergia, ecco perché anche la Camera sta procedendo con progetti sviluppati con fondi comunitari, mi riferisco a E.edu 4.9, Engineering Education 4.0». Il professor Daniele Trabucco ha sottolineato come il cittadino digitale è chiamato a interagire con il dipendente che diventa sempre più un community manager, «una figura collaboratrice». A parlare di D.a.t.a., invece, ci ha pensato il referente di Fab-Lab del Centro consorzi, Michele Verdolini. Innanzi a tutto il progetto sulla trasformazione digitale per la pubblica amministrazione conterà 380 ore di formazione, divise in moduli, workshop, laboratori. Tutto compreso in 9 mesi, dal 30 settembre scorso fino a giugno. Sono già 15 i comuni che vi hanno aderito, oltre ad Unioni montane ed altri enti. L'obiettivo è di supportare la pubblica amministrazione) nel processo di miglioramento della digitalizzazione. Il progetto D.a.t.a. si ripropone una vera e propria trasformazione digitale per sviluppare servizi innovativi (Mobile First) e concreti modelli di Governance. Proponiamo l'uso degli Open Data e delle infografiche, così da facilitare i processi di partecipazione e di trasparenza attraverso questi strumenti a favore del cittadino, degli organi e delle persone chiamate a decidere. Per fare questo verranno sviluppati in provincia di Belluno nuovi modi di costruire partecipazione, attraverso spazi di aggregazione e partecipazione, anche digitale ed App.

Federica Fant
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Il Gazzettino