Silvio Garattini Ora che si cominciano a contare i casi anche in Italia è arrivato il momento di parlare in modo chiaro anche...
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Ora che si cominciano a contare i casi anche in Italia è arrivato il momento di parlare in modo chiaro anche della responsabilità personale. Non solo il governo e il servizio sanitario nazionale devono avere la consapevolezza dell'emergenza, ma anche il singolo cittadino. Il far parte di una collettività vuol dire godere di diritti (essere curati) ma anche di doveri (in questo momento farsi visitare se si torna dalla Cina pur senza febbre o sintomi influenzali).
Questo è ancora più importante oggi in cui tracciamo il percorso del contagio nel nostro Paese e ci rendiamo conto che, probabilmente, chi è stato in Cina è tornato a casa ma non si è sottoposto subito a controlli. Controlli che, da noi, sono stati avviati in realtà nei modi e nei tempi giusti. Ora però, alla luce degli ultimi casi, ci si domanda: c'era una falla nel sistema di protezione? Mi sento di rispondere no. Bisogna accettare questo risvolto della globalizzazione.
E sarebbe un errore ancora più grande credere che un'infezione non possa trovare un piccolo spazio per passare. Purtroppo era prevedibile, una strategia protettiva più serrata non avrebbe cambiato il corso della vicenda. (...)
Continua a pagina 31
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Il Gazzettino