I No rotaie Voltabarozzo all'attacco: «Adesso vogliamo vedere tute le carte»

I No rotaie Voltabarozzo all'attacco: «Adesso vogliamo vedere tute le carte»
IL COMITATOResta fermamente contrario alla realizzazione del Sir 3 il Comitato No Rotaie Voltabarozzo. «Apprendiamo che la Almstom avrebbe garantito cassoni e pezzi di ricambio...

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IL COMITATO
Resta fermamente contrario alla realizzazione del Sir 3 il Comitato No Rotaie Voltabarozzo. «Apprendiamo che la Almstom avrebbe garantito cassoni e pezzi di ricambio del tram per 35 anni. Come cittadini gradiremmo verificare la documentazione, fino ad ora sono state dette tante cose, troppe, ma nulla è stato documentato - esordisce la portavoce del comitato Liliana Gori - Il vicesindaco ha sempre sostenuto che serve un mezzo per 2500 passeggeri ora, adesso sono diventati 1100 anche perché parla di 3 cassoni e non più 4. In ogni caso si tratta di ipotesi, ci chiediamo se sia un dato reale».

Quanto al progetto, Lorenzoni ipotizza che prima possa essere realizzato uno stralcio del tracciato che unirebbe la stazione all'ospedale. «Inizialmente, altra ipotesi, il tram potrebbe collegare solo il tratto stazione-ospedale, meno di due chilometri a fronte di un cospicuo investimento di decine di milioni di euro, denaro dei cittadini, per una tratta pressoché inutile che non sgrava di traffico le strade nè migliorare l'ambiente. Obiettivo, questo, sempre ribadito a sostegno della realizzazione del tram. Vorremmo sapere: la persona che userebbe il tram dalla stazione all'ospedale o viceversa, dove parcheggerebbe? - continua Gori - Saremmo di fronte ad un'inutile devastazione di una porzione della città, ricordiamo che quel tratto comprende viale Morgagni e via Falloppio, viali fiancheggiati da alberi storici che, per permettere il passaggio del tram, verrebbero in parte abbattuti, e il problema si riproporrebbe al Parco Iris».
Il progetto completo prevede l'attraversamento dell'Iris lungo la ciclopedonale esistente. «Parlando dell'intera tratta, allo stesso modo non servirà a sgravare le strade principali dal traffico, continueranno a circolare auto, bus urbani ed extraurbani e a questi si aggiungerebbe il tram - puntualizza Gori - Su tutto il progetto manca chiarezza, ancora non sappiamo quale sarà il tragitto prescelto a Voltabarozzo. Stiamo ancora aspettando i tanto declamati mediatori che dovrebbero dialogare con i residenti: una data per gli incontri non è mai stata comunicata. Più che mediatori mi sembra si tratterebbe di convincitori».

La portavoce sottolinea infine che anche sul fronte degli annunciati e necessari espropri dei terreni privati, per arrivare ad avere lo spazio sufficiente per far transitare il tram, non ci sono chiarimenti: «Si parla, fin dalla presentazione del progetto, di espropri - conclude Gori - ma nessuno è riuscito a sapere quali proprietà private sarebbero coinvolte. Per quanto ci riguarda, sono sono pronti a partire gli esposti».
Luisa Morbiato
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Il Gazzettino