I no-antenna raccolgono firme

I no-antenna raccolgono firme
CITTADELLAPer ora attraverso la rete, a breve anche con carta e penna, i residenti a Pozzetto di Cittadella, si stanno mobilitando attraverso una raccolta firme per riuscire ad...

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CITTADELLA
Per ora attraverso la rete, a breve anche con carta e penna, i residenti a Pozzetto di Cittadella, si stanno mobilitando attraverso una raccolta firme per riuscire ad evitare il completamento della realizzazione di un ripetitore della linea telefonica mobile della rete Wind Tre, in costruzione all'interno di uno spazio di proprietà di un'azienda in via Postumia di Ponente. I timori dei cittadini sono relativi alle onde elettromagnetiche generate dal grande apparato. «La tutela del territorio e soprattutto della nostra salute è un bene così prezioso da rendere necessaria un'opposizione a questo progetto - si legge nella petizione - Si vuole sensibilizzare la comunità di Pozzetto sull'impatto che avrà l'opera e frenare l'installazione di questa stazione radio».

VICENDA
«La vicenda è cominciata a fine 2019 e come Amministrazione ci siamo opposti avviando un procedimento di fronte al Tar e poi al Consiglio di Stato. Ha vinto la compagnia. In materia i Comuni possono fare pochissimo se non nulla - spiega il sindaco Luca Pierobon - La telefonia è considerata attività strategica dello Stato e normata da leggi nazionali ed europee. Le compagnie possono legittimamente trattare direttamente con i privati nulla devono alle amministrazioni locali. Unico obbligo comunicare i lavori. In questo caso, come appurato dal sopralluogo di ufficio tecnico e Polizia locale, nulla era giunto al Comune e provvederemo di conseguenza. Altre compagnie con noi sono state più collaborative. Il Piano antenne in vigore vede l'utilizzo di siti comunali con apparati di più operatori negli stessi tralicci. Ora ogni compagnia vuole i propri. A breve aggiorneremo il documento considerati gli sviluppi della materia, coinvolgendo Ulss e associazioni di settore. Come dimostrato in questi mesi di pandemia con un uso massiccio delle reti e dei servizi, c'è un aumento delle richieste di installazioni e le norme tutelano molto gli operatori. Basti vedere gli impianti 5G: tutte le ordinanze comunali che li vietavano sono state annullate. Da dire - conclude Pierobon - che la normativa italiana sulle emissioni è tra le più severe. Spero l'Europa non costringa a modificarla. L'Amministrazione ha sempre agito nell'interesse della collettività».
Per i favorevoli all'impianto questo è invece il prezzo del progresso, considerata la capillare diffusione dei cellulari e degli impianti wi-fi domestici e pubblici.

Michelangelo Cecchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino