«I moderati devono dissentire»

«I moderati devono dissentire»
Il Gruppo Bachelet punta il dito contro l'opposizione di Palazzo Nodari, che non contrasta la maggioranza perchè appare «ancora troppo divisa o comunque non fortemente capace di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Gruppo Bachelet punta il dito contro l'opposizione di Palazzo Nodari, che non contrasta la maggioranza perchè appare «ancora troppo divisa o comunque non fortemente capace di contrapporre un programma alternativo a ciò che non esiste o non è stato fatto». E se oltre a questo, si aggiunge anche l'assenza da mesi di un consigliere, è chiaro che le cose possono solo che peggiorare. Il riferimento è ad Elisa Calò, che non si fa vedere in aula da quasi un anno.

«L'opposizione, quindi, non deve improvvisarsi - si legge nel documento approvato all'unanimità dal Gruppo - né che resti legata ai singoli o ai personalismi. In tal senso anche un ruolo più forte del Pd, risolvendo il problema che lo rende "zoppo" da troppo tempo di un suo consigliere costantemente assente, è auspicato anche per aumentare la capacità di proposta e di cambiamento. Il Gruppo Bachelet fa appello al senso di responsabilità di Elisa Calò affinché si liberi da costrizioni e pressioni che la inducono a mantenere un ruolo di rappresentanza che non riesce a svolgere».
Il Bachelet rivolge poi i propri strali ai vertici di Palazzo Nodari: «Dopo oltre un anno di gestione Bergamin il nostro giudizio non può che essere molto negativo. La città appare ancora ferma ai tempi del commissario prefettizio. Non si percepisce quale sia il disegno reale che l'attuale Giunta ha in testa per la città, probabilmente troppo piegata sulle preoccupazioni del suo sindaco di mandare a casa tutti i profughi e gli immigrati. Un comportamento, peraltro, che il Gruppo ritiene molto grave in quanto sta alimentando tensioni sociali e discriminazioni».

Ciò che appare inverosimile «è il comportamento dei moderati e dei democratico-cristiani nell'esecutivo (Di Meo, Donzelli, Saccardin e lo stesso Avezzù come presidente del Consiglio), che non manifestano alcuna forma di dissenso e disagio nei confronti del sindaco, soprattutto su provvedimenti e su prese di posizione che toccano più da vicino l'etica, i principi della convivenza civile ed alcuni valori umani condivisi anche dalla dottrina cattolica».
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino