«I miei numeri per fare musica»

«I miei numeri per fare musica»
L'INTERVISTAScienza dei numeri e spettacolo, insegnamento e musica: da rette parallele a strade che si incontrano. Un innesto che dà vita alle canzoni didattiche, il progetto di...

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L'INTERVISTA
Scienza dei numeri e spettacolo, insegnamento e musica: da rette parallele a strade che si incontrano. Un innesto che dà vita alle canzoni didattiche, il progetto di Lorenzo Baglioni. Un esempio? Il congiuntivo, brano virale con cui il cantautore, attore, comico e youtuber fiorentino, con una laurea in Matematica e alcuni anni di esperienza dietro la cattedra, ha partecipato al Festival di Sanremo numero 68. Canzone finita in Bella, prof!, disco uscito lo scorso febbraio, che il giovane presenterà al Teatro Don Bosco di Chioggia giovedì 22 marzo.

Come nasce il progetto delle canzoni didattiche?
«Circa un anno e mezzo fa, conclusa quella che è stata la mia ultima esperienza da docente, mi sono fatto delle domande: Come mai a volte sembra di non parlare lo stesso linguaggio dei ragazzi? Perché la matematica è sempre ritenuta una materia noiosa, mentre è molto affascinante? Ho pensato che la colpa fosse mia e ho deciso che avrei provato a raccontarla in maniera diversa. Ho voluto calcare un po' la mano con la provocazione e scardinare completamente i meccanismi classici dell'insegnamento. Così ho scelto il rap come genere musicale per spiegare il Teorema di Ruffini, la prima canzone didattica che abbiamo fatto».
Quando scoppia l'amore per la matematica?
«A scuola mi riusciva piuttosto bene, però non è mai stata una passione. Fino a quella volta in cui, per una semplice influenza, sono stato costretto a studiare per bene un libro di matematica. Ero in quinta liceo. Un colpo di fulmine».
E il desiderio di fare spettacolo?
«La musica e la recitazione mi sono sempre piaciute, sin da piccolo. In quarta elementare ho iniziato a studiare chitarra classica. Il mio primo spettacolo teatrale, un musical, è arrivato durante il primo anno di dottorato in Matematica. Per come intendo io il ruolo di insegnante, credo che non siano lavori poi così distanti: perché quell'ora in classe è come un piccolo show durante il quale devi trasmettere un messaggio ben preciso».
Leggi di Keplero, Trigonometria, grammatica italiana, bullismo, vaccini, barriere architettoniche. Per sostenere cause importanti, come quelle di Iacopo Melio e della sua Onlus Vorrei prendere il treno.
«Dopo aver visto un nostro video, Iacopo ha scritto per chiederE una canzone che veicolasse il messaggio della sua associazione, e di farlo con il sorriso. Ci venne in mente Enzo Jannacci, che sapeva trattare tematiche sociali in maniera scanzonata. Abbiamo preso una sua canzone, cambiandone il testo ed è venuta fuori Canto anch'io (No, tu no!)».
Due passioni, un connubio perfetto. Da cui è nato il disco Bella, prof!: 12 tracce che Lorenzo canterà dal vivo nei concerti del tour partito da Bologna il 14 marzo. Che spettacolo è?

««È uno spettacolo vario, un concerto molto particolare. Continuo a fare quello che già facevo, come i piccoli monologhi comici per introdurre le canzoni, ma in più canto insieme al pubblico il nostro primo progetto discografico. Mi sembra che la gente si diverta un sacco, spero di riuscire a fare lo stesso a Chioggia. E non vedo l'ora».
Valentina Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino