I megafoni della Protezione civile per invitare a non uscire di casa

I megafoni della Protezione civile per invitare a non uscire di casa
Protezione civile di Rovigo in campo per cercare di far rispettare le regole sanitarie. Nel tardo pomeriggio di sabato, quando in tanti si trovavano nei bar del centro storico del...

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Protezione civile di Rovigo in campo per cercare di far rispettare le regole sanitarie. Nel tardo pomeriggio di sabato, quando in tanti si trovavano nei bar del centro storico del capoluogo, dall'altoparlante dell'auto del gruppo comunale di Protezione civile si è sentita una voce che invitava la gente a uscire solo se strettamente necessario, a indossare la mascherina, mantenendo il distanziamento sociale, anche mentre si è seduti nei bar e a consumare in fretta le ordinazioni. L'invito è stato accolto molto freddamente dalla gente, con i più giovani che hanno continuato come nulla fosse successo, mentre i più anziani hanno ravvisato in questo tipo di comportamento quasi un ritorno ai tempi della guerra. Il tutto mentre si stava assistendo a uno strano fenomeno. Chiusi infatti i centri commerciali, compresi i negozi limitrofi, visto che per ordinanza regionale questi fanno sempre parte del parco commerciale, la gente si è gettata a capofitto in centro storico, approfittando del fatto che gli esercizi pubblici alle 15.30 erano già aperti. Poche le persone che hanno preferito fare la spesa al centro commerciale, optando per i supermercati del centro che hanno dato la possibilità di fare una passeggiata, vista anche la giornata soleggiata. Purtroppo si sono registrate ancora presenze di più congiunti tra gli scaffali, ma oramai si è capito che la prassi è questa e che c'è più di qualcuno che non rispetta l'ordinanza regionale sul fatto di fare la spesa da soli. Tornando alla Protezione civile, va detto che ha fatto un certo effetto questa iniziativa del Comune, anche se in perfetta sintonia con le linee guida attuate dai sette capoluoghi di provincia del Veneto, per cercare di mantenere la regione in zona gialla, evitando dunque assembramenti.

Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino