I frati: «Spiace tagliare gli alberi, ma erano malati»

I frati: «Spiace tagliare gli alberi, ma erano malati»
IL CASOROVIGO «Era da tre anni che avevamo chiesto il permesso di abbattimento. Gli alberi erano in salute solo in apparenza: in realtà costituivano un pericolo per le persone e...

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IL CASO
ROVIGO «Era da tre anni che avevamo chiesto il permesso di abbattimento. Gli alberi erano in salute solo in apparenza: in realtà costituivano un pericolo per le persone e la circolazione». Frate guardiano Albino spiega così l'intervento di abbattimento dei cinque pioppi, ultrasettantenni e di oltre 20 metri d'altezza, sul sagrato parcheggio della chiesa dei Frati cappuccini. Altri tre alberi, mentre un altro è stato potato, sono stati abbattuti lungo il viale che conduce alla mensa del convento, per lo stesso motivo. Le sezioni dei tronchi e dei rami tagliati, spiegava ieri uno degli operai del vivaio incaricato dell'abbattimento, evidenziavano il marciume interno e poche zone di cellule vive: «Le parti vive sono quelle ancora bianche e non ne sono rimaste molte. È una situazione simile a quella che avevo riscontrato, per esempio, in molti degli alberi abbattuti dalla tromba d'aria che aveva colpito Albarella nell'agosto 2017».

«È un dispiacere dover abbattere gli alberi, ed è comprensibile l'affetto dei rodigini - riconosce fra' Albino - che erano abituati a vederli da così tanto tempo. Ma era nostra responsabilità intervenire: le piante erano malate ed era necessario abbatterle già da diversi anni. C'era il pericolo che potessero cadere e i rami si sporgevano troppo sulla sede stradale».
Fra' Albino precisa che la comunicazione per l'intervento di abbattimento era stata inoltrata tre anni fa, ma l'iter s'era prolungato. Oltre alla documentazione da presentare al Comune, era stata richiesta l'autorizzazione paesaggistica con il coinvolgimento della Soprintendenza. «All'inizio la documentazione fotografica non era stata sufficiente. Poi era seguito un supplemento d'istruttoria, con ulteriori spese da sostenere, fino all'arrivo delle autorizzazioni».

Intanto, nelle pagine dei social, fioccano i commenti. Occorrerà un'altra settimana, almeno, per concludere i lavori iniziati lunedì. L'opera di piantumazione per sostituire gli alberi abbattuti è da prevedere prima del periodo di ripresa vegetativa, ma lontano da possibili gelate del terreno. La varietà arborea sarà diversa dalla precedente perché la crescita dei fusti non abbia a pregiudicare la sicurezza nel sagrato e per la circolazione in via dei Cappuccini. Secondo il Regolamento comunale per il verde urbano, realizzato con il supporto e la condivisione delle associazioni ambientaliste e di Asm, il privato deve chiedere l'autorizzazione per gli abbattimenti solo per gli alberi di altezza superiore a 20 metri. Inoltre, se il diametro dell'albero tagliato supera i 40 centimetri, deve essere sostituito con due nuove piante.
Nicola Astolfi
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Il Gazzettino