I dirigibili svelati dagli studenti diventati ciceroni

I dirigibili svelati dagli studenti diventati ciceroni
ZOPPOLA Piccoli ciceroni crescono. Gli storici locali Mauro Fiorentin e Claudio Petris hanno contribuito a formare i ragazzi della consulta che nei prossimi giorni accompagneranno...

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ZOPPOLA
Piccoli ciceroni crescono. Gli storici locali Mauro Fiorentin e Claudio Petris hanno contribuito a formare i ragazzi della consulta che nei prossimi giorni accompagneranno i propri compagni a visitare la mostra Più leggeri dell'aria sui cieli del Friuli, curata dagli stessi Fiorentin e Petris con Alessandro Zanot. Come spiega il sindaco Francesca Papais, «il gruppo è composto da una ventina di studenti della scuola media Dante Alighieri che hanno potuto visitare la mostra in corso alla galleria d'arte di Castions con i curatori e con Giacomo Trevisan e Barbara Pitton nel ruolo di facilitatori, e questo ha permesso di avere una visione speciale dell'esposizione così che potranno diventare loro stessi guide per i loro compagni». I giovani ciceroni accompagneranno nei prossimi giorni i compagni di classe in tour alla Galleria d'arte Costantini.

L'esposizione, che sta raccogliendo molti consensi, rientra nel programma ufficiale per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra mondiale, a cura della presidenza del Consiglio dei ministri, ed è promossa dal Comune di Zoppola, V Reggimento Aves Rigel, Società Filologica Friulana con il patrocinio della Regione, Casarsa e Sanzago. I tre storici - Fiorentin, Petris e Zanot - danno il senso di questo evento: «Se il tempo è una gomma capace di cancellare molte cose, a ben guardare invece le tracce di quegli anni, della Prima Guerra mondiale, sono ancora numerose e ben visibili anche nel nostro territorio. Come ad esempio la storia del cantiere dirigibili di Casarsa che ospitò dal novembre 1915 al novembre 1917 questi enormi, lente e vulnerabili macchine volanti. Vogliamo così contribuire a non far dimenticare le vicende delle tante vite che in qualche modo furono legate a quel campo e alla sua storia». La mostra rimarrà aperta fino al 15 giugno.
E.M.
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Il Gazzettino