I dipendenti di Aps esclusi dal referendum Scatta la protesta

I dipendenti di Aps esclusi dal referendum Scatta la protesta
(Al.Rod.) Adl Cobas ancora sul piede di guerra contro la fusione tra Aps holding e Busitalia. Questa volta ad agitare il sindacato è il referendum indetto da Busitalia (con il...

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(Al.Rod.) Adl Cobas ancora sul piede di guerra contro la fusione tra Aps holding e Busitalia. Questa volta ad agitare il sindacato è il referendum indetto da Busitalia (con il sostanziare via libera dei sindacati confederali) sul salario accessorio che si terrà da domani a giovedì prossimo. «Nonostante la fusione con Aps, la consultazione riguarderà solamente i lavoratori di Busitalia - va all'attacco Stefano Pieretti di Adl Cobas - questo vuol dire che a poter esprimersi su quello che diventerà, di fatto, il contratto nazionale, sarà solo una parte dei lavoratori della nuova società e questo, sinceramente non è accettabile. Come se non bastasse, il referendum non prevede il quorum. Questo vuol dire che, se a votare andranno tre persone e due diranno si al nuovo contratto, a decidere per i prossimi anni il salario di centinaia di lavoratori, saranno state appena due persone. È evidente che una situazione di questo tipo non sta né in cielo né in terra».

Entro i primi di maggio la fusione tra Aps e la società controllata da Ferrovie dello Stato dovrebbe diventare operativa. Un'operazione che coinvolgerà anche Rovigo e la sua provincia. Nella delibera approvata a dicembre dal consiglio comunale sono stati individuati, come prima cosa, i rapporti di forza tra le due società: Aps deterrà il 45% del capitale azionario a fronte del 55% di Busitalia. La newco avrà un fatturato iniziale di 90 milioni di euro e un parco veicoli composto da 620 autobus, 18 tram e un organico di 970 dipendenti (500 di questi sono quelli di Aps). Al personale di Aps, come del resto a quello di Busitalia verranno garantiti gli attuali standard retributivi e previdenziali. I premi di risultato verranno invece parametrati su quelli corrisposti dalla società di Trenitalia. Per un periodo di almeno 6 anni poi i dipendenti di Aps non dovranno essere destinati ad incarichi al di fuori dei confini provinciali. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino