I DATI ROMA La recessione tecnica era stata evitata per un soffio con la modestissima

I DATI ROMA La recessione tecnica era stata evitata per un soffio con la modestissima
I DATIROMA La recessione tecnica era stata evitata per un soffio con la modestissima crescita del prodotto interno lordo registrata nel terzo trimestre, dopo il -0,2% del secondo....

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I DATI
ROMA La recessione tecnica era stata evitata per un soffio con la modestissima crescita del prodotto interno lordo registrata nel terzo trimestre, dopo il -0,2% del secondo. Ma le notizie che arrivano dalla Germania, sul fronte della produzione industriale, continuano a disegnare uno scenario a tinte fosche. A ottobre l'indice è crollato del 5,3% su anno (-1,7% su mese): il peggior calo in un decennio. Una seria incognita sull'intero quarto trimestre e sull'avvio del 2020. Dagli Usa arrivano invece notizie positive sul fronte dell'occupazione.

Il trend negativo dell'industria tedesca - che prosegue da fine 2018 fra i dazi, le minacce di guerra commerciale che fermano gli investimenti, la Cina che barcolla, la Brexit che crea incertezza - prosegue e anzi peggiora. Va male l'auto (con una produzione calata del 5,4% a ottobre) e la componentistica, un campanello d'allarme anche per i tanti fornitori italiani. Ma non è solo colpa delle auto se i beni d'investimento segnano un dato tanto negativo, - 4,4%: al netto del settore auto questi sono in calo del 5,9%. Indicando che la debolezza si sta estendendo ad esempio al settore delle costruzioni. E se i dati sugli investimenti vengono incrociati con quelli riguardanti gli ordini - meno 0,4% a ottobre - sembra confermata la previsione Bundesbank di un quarto trimestre stagnante. Cattive notizie per l'Eurozona, dopo che mercoledì gli indici Pmi hanno segnato una crescita nel quarto trimestre di appena lo 0,1%, la più debole dall'uscita dalla recessione nel 2013. Bce sotto pressione, il 12 dicembre prima conferenza stampa della nuova presidente Christine Lagarde.
L'ECONOMIA AMERICANA
Intanto a novembre l'economia americana ha creato 266.000 nuovi posti, molto sopra le attese che erano di circa 180.000. Il tasso di disoccupazione cala dal 3,6% al 3,5%, il livello più basso dal 1969. Il balzo del lavoro si spiega però in parte col fatto che lo scorso mese sono tornati al lavoro dopo sei settimane di sciopero 50mila dipendenti Gm, non inclusi nel rapporto di ottobre.

L. Ram.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino