I controlli, dall'ex Foro Boario alla Romagnoli

I controlli, dall'ex Foro Boario alla Romagnoli
(L.M.) La palazzina in stato di abbandono di via Sorio, devastata da un incendio molto probabilmente scoppiato a causa di un bivacco allestito all'interno da qualche sbandato che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(L.M.) La palazzina in stato di abbandono di via Sorio, devastata da un incendio molto probabilmente scoppiato a causa di un bivacco allestito all'interno da qualche sbandato che vi aveva trovato rifugio, non è l'unico stabile cittadino "a rischio".

Sono diversi infatti i luoghi sul territorio comunale, utilizzati come rifugi da sbandati e senzatetto dove il rischio di un'altra "via Sorio" può ripetersi. Tra i luoghi sotto osservazione da parte degli agenti di Polizia locale, l'ex Foro Boario, lungo Corso Australia, dove costantemente, nonostante i continui sgomberi, trovano rifugio stranieri e sbandati di vario tipo.
Altro punto dolente è lo stabile di Ponte di Brenta dove, fino a non molti anni fa, c'era uno degli hotel - ristorante più conosciuti della città: Le Padovanelle. Anche qui sono stati eseguiti sgomberi di bivacchi di quanti hanno eletto la struttura abbandonata a "domicilio". Segnalato più volte dai cittadini che risiedono nei pressi, l'ex stabilimento dell'Ala Zignago, al termine di via Pelosa in quartiere Cave, confinante con la tangenziale. Nonostante la proprietà abbia eseguito una messa in sicurezza, sono state posizionate delle reti arancioni da cantiere e apposto un lucchetto sul cancello d'ingresso.
Provvedimenti che non sono bastati a scoraggiare quanti cercavano un luogo protetto, anche se fatiscente, e dove sono visibili i resti di bivacchi.
Sempre a Padova ovest c'è il grande spazio della Caserma Romagnoli, che si affaccia su via Chiesanuova, dove l'ingresso è blindato, ma con il retro del muro di cinta raggiungibile da via Michelotti. Il retro della caserma si affaccia su un vasto prato, lontano dalle case, ed il muro presenta vistose brecce da dove gli sbandati entrano per trovare rifugio.

Sotto osservazione da parte dell'amministrazione anche Casa Don Gallo, occupata abusivamente ma gestita da alcune associazioni, come riferisce il comandante della Polizia locale Antonio Paolocci: si tratta infatti di un luogo considerato ad alto rischio e monitorato costantemente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino