I conigli finiscono in giunta

I conigli finiscono in giunta
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LUNGO LE MURA
TREVISO Stava pedalando quando il suo sguardo è stato catturato da qualcosa di insolito. «Ho puntato il telefonino e ho caoito subito cos'era. Sono rabbrividita. Un gabbiano e un corvo stavano sbranando, a colpi di becco, un coniglietto nella penisola del Paradiso». Barbara Savioli, una trevigiana che si definisce amante degli animali, ha girato due video e scattato alcune foto. «È stato tremendo vedere queste scene, i due uccelli si contendevano il coniglio. Per terra c'erano brandelli di interiora, ciuffi di pelo ed era pieno giorno. Uno spettacolo raccapricciante a cui avrebbe potuto assistere qualsiasi bimbo» dice la donna.

«Di coniglietti, prima di Natale, in quella penisola ce ne saranno stati una cinquantina. Sabato 6 gennaio, giorno dell'Epifania, ho girato il video che documenta lo scempio sulla carcassa del coniglietto. Ma, soprattutto, non ho visto che 3-4 coniglietti nella penisola. Che fine hanno fatto?». È la stessa domanda che si fa Valentina Cecconi. Abita a due passi dalla penisola del Paradiso e lavora in un negozio del centro.
«Passo spesso lì davanti. E ho notato che i coniglietti sono spariti, così com'è sparito il bel gallo. Sono rimaste le galline e le oche. Non so proprio che fine abbiamo fatto i conigli. Avvelenati? Morti di fame? Di malattia? Ho notato che la sparizione in massa dei coniglietti è avvenuta in queste ultime due settimane. Sono stati decimati». Valentina ammette che, in inverno, qualche volta portava un po' di fieno per le bestiole. «A rischio di venire multata, oppure rimproverata da qualche cittadino zelante che, giustamente, vuol far rispettare i cartelli che proibiscono di dar da mangiare agli animali. Ma lo faccio perchè non vedo più alcuna associazione a distribuire il cibo per quella colonia di animali. Cosa che veniva puntualmente fatta e che, da qualche mese, manca completamente».
IL PUNTO
A fare il punto della situazione ci pensa l'assessore Luciano Franchin. «La scorsa primavera abbiamo cercato di ridurre la popolazione dei coniglietti perchè era diventata ingestibile. Lo abbiamo fatto attraverso la sterilizzazione e l'adozione. Un sistema che ha funzionato alla perfezione. Tanto che ne erano rimasti una trentina, ed è quello il numero che ci sembrava ottimale per la convivenza con gli altri animali della penisola» spiega Franchin.
LA NOVITA'

Ma Franchin ha deciso, altresì, di anticipare i tempi per una delibera che era in preparazione e che, molto probabilmente, sarà presentata nel corso della prossima giunta. «Vogliamo che un'associazione, oppure dei volontari appositamente formati, riprendano il controllo della penisola del Paradiso e degli animali che vi abitano. Certo, servono i fondi. Ma credo che li troveremo nelle pieghe di bilancio» assicura, fiducioso, l'assessore.
Valeria Lipparini
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Il Gazzettino