I COMMENTI PADOVA E' il padre dei controlli di vicinato. Da oltre un anno sta

I COMMENTI PADOVA E' il padre dei controlli di vicinato. Da oltre un anno sta
I COMMENTIPADOVA E' il padre dei controlli di vicinato. Da oltre un anno sta lavorando al progetto che dovrebbe fare il suo esordio tra meno di un mese. E' il consigliere della...

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I COMMENTI
PADOVA E' il padre dei controlli di vicinato. Da oltre un anno sta lavorando al progetto che dovrebbe fare il suo esordio tra meno di un mese. E' il consigliere della lista Giordani Luigi Tarzia. «Ormai dovremmo esserci spiega Tarzia Lunedì nella sede della Polizia locale di via Aspetti ci sarà l'ultimo incontro con i coordinatori, poi si parte». «Quello della sicurezza è un tema molto sentito nei nostri quartieri aggiunge tanto è vero che abbiamo avuto già 147 adesioni e che, con ogni probabilità, il progetto è destinato ad allargarsi. Anche i residenti di piazza De Gasperi e di Brusegana hanno chiesto informazioni sui controlli di vicinato. Questo sta a significare che la gente è interessata a dare un contributo per rendere sempre più sicuri i nostri rioni». «Una cosa, però, deve essere chiara dice ancora l'esponente della lista Giordani Qui le ronde non c'entrano assolutamente nulla. Nessuno vuole sostituirsi alla Polizia o ai Carabinieri. Molto semplicemente, le persone si mettono a disposizione riferendo, poi, alle forze dell'ordine, situazioni sospette». «Senza il contributo della Polizia locale, il progetto non sarebbe decollato. Da questo punto di vista voglio ringraziare il comandante Lorenzo Fontolan e i commissari Gianfranco Tagliavini ed Enrico Turatello aggiunge Va ringraziata, poi, l'associazione che coordina i Controlli di vicinato». «Spero, infine, che a settembre possano partire la polizza assicurativa collettiva contro i furti e i danneggiamenti e il pacchetto sicurezza integrato che ho scritto per Giordani in occasione dell'introduzione del Daspo urbano conclude lunedì, intanto, partono i lavori per il rinnovo dell'illuminazione all'Arcella, un intervento che contribuirà sicuramente ad aumentare la sicurezza nel quartiere».

LE ALTRE INIZIATIVE

E' singolare poi constare come, i controlli di vicinato altro non facciano che dare una cornice istituzionale a delle iniziative che già fanno parte della vita quotidiana di chi abita nei quartieri. A confermarlo è, per esempio, Rosella Salvan. «Effettivamente spiega da tempo, assieme a chi abita nel nostro rione, abbiamo dato via al gruppo San Bellino sicuro. Abbiamo creato una chat dove vengono segnate le presenze sospette attorno alle nostre abitazioni. Ora siamo pronti a fare la stessa cosa con i Controlli di vicinato». Secondo Salvan la partecipazione dei cittadini al presidio del territorio è fondamentale per garantire la sicurezza. «Deve essere chiaro che con le ronde non c'entriamo assolutamente nulla continua Detto questo, con il nostro gruppo abbiamo ottenuto dei risultati importanti. A più riprese, per esempio, abbiamo segnalato alle forze dell'ordine degli spacciatori che poi sono stati arrestati. Nella nostra chat, molto spesso si segnalano anche individui sospetti che si aggirano per le strade del rione. In questo modo la gente alza il livello dell'attenzione». Che già da tempo, i padovani si stiano impegnando sul fronte della sicurezza dal basso lo conferma anche Massimo Pupa che coordina i residenti di piazza De Gasperi. «E' vero conferma Tarzia ci ha chiesto di far parte del progetto del Controlli di vicinato. Da questo punto di vista, non abbiamo nulla in contrario. Noi, però, già da tempo abbiamo coinvolto chi abita in zona nel controllo del territorio. Com'è noto, ci siamo autotassati per avere la vigilanza notturna». «Per quel che riguarda il giorno, invece, sono in molti i residenti che segnalano situazioni critiche - conclude di conseguenza non avremmo nessuna difficoltà ad aderire al progetto promosso dal Comune. Il punto è che l'amministrazione dovrebbe fare di più. Varie volte, infatti, ci è stato detto che avrebbero fatto qualcosa per far fronte al degrado legato ai tre negozi etnici che si affacciano sulla piazza. Ad oggi, però, non è successo assolutamente nulla».
Alberto Rodighiero
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Il Gazzettino