I cinque anni per mettere in regola il Consorzio

I cinque anni per mettere in regola il Consorzio
Un commissariamento, quello del Consorzio Venezia Nuova, che ormai sfiora i cinque anni. Tutto nasce dal blitz del 4 giugno 2014, quando l'inchiesta della Procura di Venezia svela...

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Un commissariamento, quello del Consorzio Venezia Nuova, che ormai sfiora i cinque anni. Tutto nasce dal blitz del 4 giugno 2014, quando l'inchiesta della Procura di Venezia svela al mondo il sistema di corruzione che era cresciuto attorno alla grande opera. E all'interno di quel consorzio di imprese, concessionario unico dei lavori. Il Consorzio Venezia Nuova va commissariato: è la soluzione dell'allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi. A novembre è il presidente dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone che propone il commissariamento del Cvn. Bisogna aspettare il 1° dicembre 2014 per la nomina dei primi due amministratori straordinari del Consorzio Venezia Nuova: Luigi Magistro, un passato nella Guardia di Finanza, direttore dei Monopoli di Stato, e Francesco Ossola, professore di ingegneria civile dell'università di Torino. Il 27 aprile 2015 viene nominato anche Giuseppe Fiengo, vice Avvocato generale dello Stato con un passato negli uffici giuridici dei ministeri. In tre, però, restano solo per un paio d'anni, i più critici sul fronte della legalità da ripristinare. A maggio 2017, a sorpresa, Magistro rassegna le dimissioni. Da allora la macchina si inceppa. Prima le decisioni difficili venivano prese a maggioranza. Da quel momento non è più possibile. Le divergenze tra i due commissari rimasti non mancano. È lo stallo.

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Il Gazzettino