I centristi su Falconi: «Nomina scandalosa»

I centristi su Falconi: «Nomina scandalosa»
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L'incarico di assessore a Partecipate, Sportello unico per le attività produttive, Politiche venatorie e agricole e Politiche di area vasta assegnato dal sindaco Bergamin al segretario provinciale della Lega Stefano Falconi, agita le acque del dibattito politico. E non mancano i centristi malpancisti. A gettare benzina sul fuoco, anche il fatto che Falconi, rosolinese, sia stato ammesso dal tribunale, su sua richiesta, alla procedura di liquidazione del patrimonio, dichiarata aperta lo scorso 2 maggio dal giudice Mauro Martinelli. Un post su Facebook di Riccardo Santato, imprenditore vicino all'area moderata, che definisce la «nomina politica semplicemente scandalosa», accende la discussione fra consiglieri comunali di maggioranza. «E' una questione che non mancheremo di trattare a brevissimo», risponde Luca Paron, mentre Carmelo Sergi ribadisce: «Non siamo né insensibili ne indifferenti al problema». «Preferisco non dare giudizi sulle persone, che non conosco interviene Alberto Borella - Tuttavia ritengo che un assessore del luogo possa esprimere al meglio le esigenze del territorio. Le ultime nomine mi lasciano sorpreso soprattutto per la mancata condivisione con l'intera maggioranza: una parte conosce dai giornali le scelte e la cosa non può durare a lungo». Andrea Denti, invece, replica: «Lasciamo il tempo che il nuovo assessore si orienti, perché di certo il referato non è facile e lo potremo giudicare in corso d'opera a fatti compiuti. Sulla nomina del sindaco nulla si può fare se non prendere atto della sua scelta». Anche Renato Borgato smorza i toni: «Preferisco farmi un'idea precisa dopo aver sentito dal sindaco le ragioni della scelta, anche se a dire il vero, nella mia storia politico-amministrativa, ero abituato a conoscere le nomine non dai giornali». Ad usare toni ben meno concilianti, l'ex consigliere leghista Cristina Pietropoli, dimessasi lo scorso marzo: «Caro Renato scrive - tanto nella m... ci siete già. E a quanto pare vi trovate a vostro agio. Un capogruppo che afferma di dover lasciare il tempo a un assessore di orientarsi, quasi avesse bisogno del navigatore satellitare, o di poterlo valutare a fatti compiuti in corso d'opera mi fa letteralmente cadere le braccia. Che indirizzo politico potrà mai dare il neo assessore al Suap? O che tematiche potrà affrontare relativamente all'agricoltura e alle attività venatorie, dove l'Amministrazione comunale non ha alcuna competenza?».

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Il Gazzettino