I capolavori di Van Gogh? Li aveva la camorra. Due tele del maestro olandese, trafugate dal museo di Amsterdam nel dicembre del 2002 e valutate dagli esperti intorno ai 100...
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Sono arrivati dall'Olanda i periti del Van Gogh Museum ad accertare l'autenticità dei due quadri che erano nascosti, avvolti in panni di cotone, in un casolare di Castellammare di Stabia (Napoli). Si tratta di due oli su tela, La spiaggia di Scheveningen durante un temporale (34x51 centimetri) dell'agosto 1882 e Lasciando la congregazione della chiesa riformata di Nuenen (41x32 centimetri) che risale al 1884. Ambedue sono espressione del primo periodo del maestro olandese. Il secondo, in particolare, ha un valore speciare perché il pastore protestante di quella chiesa era il padre di Van Gogh.
Le due tele rientravano tra le opere d'arte più ricercate al mondo, inserite dall'Fbi tra le Top ten art crimes. «Siamo incredibilmente felici - ha detto il direttore del museo di Amsterdam Axel Ruger - per noi è un sogno che si avvera. Abbiamo aspettato questo momento per 14 anni. Per la nostra raccolta il valore storico-artistico dei due dipinti è enorme. Grazie alle forze dell'ordine italiane. Ora dovremo avere un po' di pazienza prima di riportarli a casa perché l'inchiesta italiana non è conclusa».
I due dipinti sono stati ritrovati «in condizioni relativamente buone». In particolare, secondo quanto risulta al museo olandese, «i telai circolari di entrambi i dipinti sono stati rimossi. La spiaggia di Scheveningen è stata danneggiata. La vernice nell'angolo in basso a sinistra si è rotta su una superficie di circa 5 per 2 cm». Il secondo quadro sembra invece integro, «a parte alcuni lievi danni sui bordi della tela».
Il premier Matteo Renzi ne ha parlato, prima della cerimonia funebre di Shimon Peres, al premier olandese Mark Rutte, ringraziando poi la Guardia di Finanza in un tweet. «Un recupero straordinario che conferma la forza del sistema Italia nella lotta al traffico illecito delle opere d'arte», commenta il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, cui fa eco il ministro dell'Interno Angelino Alfano che si è complimentato con il comandante generale della Gdf Giorgio Toschi «per lo straordinario lavoro». Nell'operazione sequestrati anche immobili e beni per 20 milioni di euro, compreso un deltaplano.
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Il Gazzettino