I calciatori spingono sui social #iorestoacasa

I calciatori spingono sui social #iorestoacasa
NEL LIMBOL'Udinese resta a casa. Gli allenamenti sospesi porteranno a una probabile ripresa degli allenamenti lunedì 16 marzo. Probabile è termine obbligatorio vista...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NEL LIMBO
L'Udinese resta a casa. Gli allenamenti sospesi porteranno a una probabile ripresa degli allenamenti lunedì 16 marzo. Probabile è termine obbligatorio vista l'incertezza. Nel frattempo l'Udinese continua la sua campagna di sensibilizzazione sulla limitazione delle uscite con l'ormai famoso hashtag #iorestoacasa. Hanno aderito ben volentieri i tesserati bianconeri tramite le storie Instagram dei profili della società e personali, a cominciare da Sebastien De Maio arrivando al capitano Kevin Lasagna, passando per Juan Musso (con il suo cagnolino), Ilija Nestorovski (che ha festeggiato il compleanno solo con la famiglia), Rolando Mandragora e Rodrigo De Paul. Il messaggio è univoco: Restiamo a casa tutti e usciremo così il prima possibile da questa situazione difficile. Parla anche l'ex bianconero Gaetano D'Agostino, che da allenatore sta vivendo da vicino l'emergenza sanitaria: «Quando ti trovi davanti qualcosa che non conosci e che attiene all'ambito della salute è normale andare un po' nel panico, tuttavia ritengo che abbia creato un danno maggiore l'eccessiva mole di informazioni, spesso imprecise e distorte, che il virus stesso. La comunicazione è importante per fornire le adeguate indicazioni comportamentali a tutti e in queste situazioni dovrebbe essere un solo rappresentante del governo a prendere la parola, in modo che successivamente si cerchi di intraprendere una strada netta ed univoca tutti insieme. Io alleno in Lombardia e posso garantire che qui c'è davvero tanta paura, depressione e una corsa esagerata all'approvvigionamento di cibo e beni di prima necessità, reazioni impulsive dettate non dal pensiero cittadino in sé ma da come si percepisce la comunicazione che arriva dall'alto».

BALO SOPRA LE RIGHE

Era stato tra i primi, forse il primo calciatore a urlare il suo fastidio per la situazione e la necessità che il calcio si fermasse, ora Mario Balotelli torna alla carica e, in un video in diretta Instagram, non ha perso occasione per dire la sua, in maniera colorita e con una frecciata per nulla velata alla Juventus: «Bisogna stare a casa ragazzi, la gente non capisce la gravità di quello che sta succedendo. Sulla sospensione del campionato dico che dovevano far ritornare la Juve in testa prima di fermare il campionato». E sulla possibile ripresa del campionato, Balotelli è chiaro: «Mi auguro di no, finché c'è anche solo un caso non dovrebbe riprendere nulla. Andava chiuso tutto subito, forse ne saremmo stati già fuori. Se in Svizzera ad esempio dicono non uscite di casa', la gente non esce, in Italia non è così. Ma che sacrificio è stare a casa? E dico anche che dovrebbero fermare subito le competizioni europee».
Ste.Gio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino